HOME PARROCCHIA PATRONO APPUNTAMENTI PELLEGRINAGGI LA VOCE PRIVACY e COOKIES ANNO S. PIO X
NOTIZIE INTENZIONI GRUPPI PREGHIERE IL CAMPANILE CHENNAI CONTATTI HELP
.
 Notizie - MARZO 2017

In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
Dal menù a destra selezioni il mese che vuoi vedere.



-QUARTA DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
25/03/2017



+ IVa DOMENICA +

«E’ PER UN GIUDIZIO CHE SONO VENUTO IN QUESTO MONDO, PERCHÉ COLORO CHE NON VEDONO, VEDANO E QUELLI CHE VEDONO DIVENTINO CIECHI»

Giovanni 17,39
    

+ VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 9,1-41)

In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa "Inviato". Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!». Allora gli domandarono: «In che modo ti sono stati aperti gli occhi?». Egli rispose: «L’uomo che si chiama Gesù ha fatto del fango, me lo ha spalmato sugli occhi e mi ha detto: "Va’ a Sìloe e làvati!". Io sono andato, mi sono lavato e ho acquistato la vista». Gli dissero: «Dov’è costui?». Rispose: «Non lo so». Condussero dai farisei quello che era stato cieco: era un sabato, il giorno in cui Gesù aveva fatto del fango e gli aveva aperto gli occhi. Anche i farisei dunque gli chiesero di nuovo come aveva acquistato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Allora alcuni dei farisei dicevano: «Quest’uomo non viene da Dio, perché non osserva il sabato». Altri invece dicevano: «Come può un peccatore compiere segni di questo genere?». E c’era dissenso tra loro. Allora dissero di nuovo al cieco: «Tu, che cosa dici di lui, dal momento che ti ha aperto gli occhi?». Egli rispose: «È un profeta!». Ma i Giudei non credettero di lui che fosse stato cieco e che avesse acquistato la vista, finché non chiamarono i genitori di colui che aveva ricuperato la vista. E li interrogarono: «È questo il vostro figlio, che voi dite essere nato cieco? Come mai ora ci vede?». I genitori di lui risposero: «Sappiamo che questo è nostro figlio e che è nato cieco; ma come ora ci veda non lo sappiamo, e chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo. Chiedetelo a lui: ha l’età, parlerà lui di sé». Questo dissero i suoi genitori, perché avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano già stabilito che, se uno lo avesse riconosciuto come il Cristo, venisse espulso dalla sinagoga. Per questo i suoi genitori dissero: «Ha l’età: chiedetelo a lui!». Allora chiamarono di nuovo l’uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore». Quello rispose: «Se sia un peccatore, non lo so. Una cosa io so: ero cieco e ora ci vedo». Allora gli dissero: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Rispose loro: «Ve l’ho già detto e non avete ascoltato; perché volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Lo insultarono e dissero: «Suo discepolo sei tu! Noi siamo discepoli di Mosè! Noi sappiamo che a Mosè ha parlato Dio; ma costui non sappiamo di dove sia». Rispose loro quell’uomo: «Proprio questo stupisce: che voi non sapete di dove sia, eppure mi ha aperto gli occhi. Sappiamo che Dio non ascolta i peccatori, ma che, se uno onora Dio e fa la sua volontà, egli lo ascolta. Da che mondo è mondo, non si è mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi a un cieco nato. Se costui non venisse da Dio, non avrebbe potuto far nulla». Gli replicarono: «Sei nato tutto nei peccati e insegni a noi?». E lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l’avevano cacciato fuori; quando lo trovò, gli disse: «Tu, credi nel Figlio dell’uomo?». Egli rispose: «E chi è, Signore, perché io creda in lui?». Gli disse Gesù: «Lo hai visto: è colui che parla con te». Ed egli disse: «Credo, Signore!». E si prostrò dinanzi a lui. Gesù allora disse: «È per un giudizio che io sono venuto in questo mondo, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che vedono, diventino ciechi». Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste parole e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Gesù rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", il vostro peccato rimane».



COMMENTO ALLE LETTURE

«Fratelli un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore». L’espressione di Paolo dice la trasformazione decisiva per ogni persona che ha incontrato Gesù Cristo; incontro significato nel Vangelo da quanto accaduto al cieco nato, simbolo di ogni uomo illuminato da Cristo. Il cieco acquista la luce quando si lava nella piscina di Siloe, "che significa inviato": l’uomo diventa luce «nel Signore», l’Inviato. Chi non riconosce Cristo, si rinchiude nella cecità e finisce, come i farisei, per confondere le tenebre della propria cecità con la luce della verità: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato, ma siccome dite: "noi vediamo", il vostro peccato rimane». In Gesù, Verbo incarnato nel quale trova vera luce il mistero dell’uomo (Gaudium et Spes, 22), viene offerta all’uomo la verità ultima sulla sua vita, senza la quale l’esistenza umana rimane enigma insolubile. Ognuno che si metta in seria e onesta ricerca della luce, si trova già sulla via che conduce a Cristo. Con questa luce possiamo anche noi "vedere il cuore" della realtà, oltre l’apparenza

AVVISO: DOMENICA 26 MARZO NON SI CELEBRA LA S. MESSA DELLE ORE 18:00

DOMENICA 26 MARZO, in occasione del pellegrinaggio parrocchiale quaresimale a Nulvi, in parrocchia NON sarà celebrata la S. Messa delle ore 18:00.
Si ricorda che la partenza per il pellegrinaggio è fissata alle ore 14:30 dal piazzale della Chiesa.


SABATO 1 E DOMENICA 2 APRILE: MISSIONARIO IRACHENO IN PARROCCHIA

Sabato 1 e Domenica 2 Aprile sarà presente in parrocchia un sacerdote missionario iracheno de Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Domenica alle ore 17:00 ci sarà l’Adorazione Eucaristica e Lunedì mattina sarà a disposizione per le confessioni.


NEL SACRO TEMPO QUARESIMALE

Ecco alcune raccomandazioni per vivere al meglio il Sacro Tempo della Quaresima:
- S. Messa quotidiana
- Adorazione Eucaristica il Giovedì in Chiesa
- Lettura della Bibbia
- Centri di Ascolto della Parola di Dio (i mercoledì)


SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

+ MERCOLEDI’ DELLE CENERI E VENERDI’ SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966)

DIGIUNO (dai 21 ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.



AVVISI PARTICOLARI

- PELLEGRINAGGIO QUARESIMALE DEL 26/3 -
Partenza coi pullman dalla piazza della Chiesa alle ore 14:30.

- RACCOLTA VIVERI -
In vista della Santa Pasqua si raccolgono viveri da distribuire alle famiglie assistite dall’Organismo Caritas.

- ADOZIONI A DISTANZA -
Per le adozioni a distanza è possibile rivolgersi al Parroco o alle Suore.



PELLEGRINAGGIO 2017: PARIGI - LOURDES - SANTIAGO DE COMPOSTELA - FATIMA

Come pellegrinaggio nel 2017 la Parrocchia nell’anniversario dei 50 dalla erezione (1967-2017), si recherà a Parigi per la visita alla Cappella della Madonna della Medaglia Miracolosa e nei santuari mariani di Lourdes, Santiago de Compostela e Fatima, proprio di quest’ultimo ricorrono i cento anni dalle apparizioni della B.V. Maria.
Per informazioni e iscrizioni è consultabile on-line il programma cliccando qui o visitando la sezione del sito "Pellegrinaggi".


VIAGGIO IN AUSTRALIA

L’Erapolis Travel organizza un viaggio in Australia con visita delle principali città. Per informazioni telefonare al 338 63 71 651.




-TERZA DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
18/03/2017



+ IIIa DOMENICA +

«CHIUNQUE BEVE DI QUEST’ACQUA AVRA’ DI NUOVO SETE; MA CHI BERRA’ DELL’ACQUA CHE IO GLI DARO’, NON AVRA’ PIU’ SETE IN ETERNO»

Giovanni 4,13
    

+ 20 MARZO: SOLENNITA’ DI SAN GIUSEPPE +

«GIUSEPPE, FIGLIO DI DAVIDE, NON TEMERE DI PRENDERE CON TE MARIA, TUA SPOSA. INFATTI IL BAMBINO CHE È GENERATO IN LEI VIENE DALLO SPIRITO SANTO; ELLA DARÀ ALLA LUCE UN FIGLIO E TU LO CHIAMERAI GESÙ: EGLI INFATTI SALVERÀ IL SUO POPOLO DAI SUOI PECCATI»

Matteo 1,20
    

+ VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 4,5-42)

In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le dice: «Va’ a chiamare tuo marito e ritorna qui». Gli risponde la donna: «Io non ho marito». Le dice Gesù: «Hai detto bene: "Io non ho marito". Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replica la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosa». Le dice Gesù: «Sono io, che parlo con te». In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: «Che cosa cerchi?», o: «Di che cosa parli con lei?». La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?». Uscirono dalla città e andavano da lui. Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose loro: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l’un l’altro: «Qualcuno gli ha forse portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Il mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Voi non dite forse: ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e l’altro miete. Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro fatica». Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e alla donna dicevano: «Non è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».



COMMENTO ALLE LETTURE

Il Battesimo domina la preparazione quaresimale alla Pasqua. L’episodio della sete del popolo eletto nel deserto, soccorso da Dio attraverso Mosè, ci orienta verso l’acqua sacramentale del Battesimo. Il racconto della donna samaritana ci aiuta a comprendere la pedagogia di Gesù. La conversazione parte dalla sete di Gesù che chiede acqua alla donna, per arrivare all’acqua che egli offre. Il dono dell’acqua è un simbolo che indica la rivelazione che Gesù fa di se stesso. Anzi Gesù stesso è l’acqua viva. Per questo Gesù dice alla donna: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: dammi da bere...». Più avanti Gesù si manifesterà alla donna: «Sono io (= il Messia) che parlo con te». La donna risponderà con la sua fede e molti Samaritani crederanno in Gesù. Nel Battesimo nasciamo a Dio dall’acqua e dallo Spirito Santo, mediante la grazia e i doni che ci fanno salvi per l’amore che Cristo ci ha dimostrato morendo per noi. Ciò esige una crescita spirituale armoniosa e progressiva, senza la quale il Battesimo resta come una annotazione nel registro parrocchiale.

19 MARZO SAN GIUSEPPE SPOSO DELLA B.V. MARIA

Tutta l’avventura umana di Giuseppe comincia con un sogno: un sogno che svela un progetto di Dio su di lui, un progetto che lo trascende e a cui lui consegna la propria vita, con l’accettazione di prendere con sé Maria sua sposa e di diventare padre legale del Figlio di Dio. Un sogno sovvertitore, che mette in questione i suoi precedenti progetti. Giuseppe: "uomo giusto": (Mt 1,19). Un uomo che porta in sé ricchezza di umanità, che instaura un rapporto autentico con Dio e con il prossimo. Quindi uomo di fede. Uomo disponibile a compiere il volere di Dio. Anche nei momenti difficili. Ha amato, ha protetto, ha custodito Maria e il suo Gesù, si è preso cura di loro. Ha salvato Gesù bambino dalla persecuzione di Erode, affrontando il grave disagio della migrazione in terra straniera, in Egitto: ha salvato il Salvatore. Giuseppe, padre "speciale" di Gesù: padre nel senso affettivo, educativo, formativo. Ha amato Gesù con amore paterno. È stato responsabile della formazione umana di Gesù. È stato la figura terrena del Padre celeste. Giuseppe, uomo lavoratore. Di lui il Vangelo non riferisce nessuna parola. Ma ci dice che "fece" come l’Angelo gli aveva detto. Giuseppe, uomo in ricerca. Maria dice a Gesù, dopo lo smarrimento al tempio: «Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Giuseppe ci insegna a cercare con amore e con passione il Signore nella nostra vita.


LUNEDI’ 20 MARZO: SOLENNITA’ DI SAN GIUSEPPE

LUNEDI’ 20 MARZO si celebrerà liturgicamente la Solennità di San Giuseppe, lo sposo della B.V. Maria e padre putativo di Gesù. La liturgia che secondo il calendario è fissata per il 19 marzo viene posticipata quest’anno al giorno successivo per la prevalenza dalla IIIa Domenica di Quaresima.


AVVISO: DOMENICA 26 MARZO NON SI CELEBRA LA S. MESSA DELLE ORE 18:00

DOMENICA 26 MARZO, in occasione del pellegrinaggio parrocchiale quaresimale a Nulvi, in parrocchia NON sarà celebrata la S. Messa delle ore 18:00.
Si ricorda che la partenza per il pellegrinaggio è fissata alle ore 14:30 dal piazzale della Chiesa.


NEL SACRO TEMPO QUARESIMALE

Ecco alcune raccomandazioni per vivere al meglio il Sacro Tempo della Quaresima:
- S. Messa quotidiana
- Adorazione Eucaristica il Giovedì in Chiesa
- Lettura della Bibbia
- Centri di Ascolto della Parola di Dio (i mercoledì)
- Pellegrinaggio quaresimale domenica 26 marzo.


SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

+ MERCOLEDI’ DELLE CENERI E VENERDI’ SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966)

DIGIUNO (dai 21 ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.



AVVISI PARTICOLARI

- PELLEGRINAGGIO QUARESIMALE DEL 26/3 -
Partenza coi pullman dalla piazza della Chiesa alle ore 14:30.

- RACCOLTA VIVERI -
In vista della Santa Pasqua si raccolgono viveri da distribuire alle famiglie assistite dall’Organismo Caritas.

- ADOZIONI A DISTANZA -
Per le adozioni a distanza è possibile rivolgersi al Parroco o alle Suore.



PELLEGRINAGGIO 2017: PARIGI - LOURDES - SANTIAGO DE COMPOSTELA - FATIMA

Come pellegrinaggio nel 2017 la Parrocchia nell’anniversario dei 50 dalla erezione (1967-2017), si recherà a Parigi per la visita alla Cappella della Madonna della Medaglia Miracolosa e nei santuari mariani di Lourdes, Santiago de Compostela e Fatima, proprio di quest’ultimo ricorrono i cento anni dalle apparizioni della B.V. Maria.
Per informazioni e iscrizioni è consultabile on-line il programma cliccando qui o visitando la sezione del sito "Pellegrinaggi".


VIAGGIO IN AUSTRALIA

L’Erapolis Travel organizza un viaggio in Australia con visita delle principali città. Per informazioni telefonare al 338 63 71 651.




-SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
11/03/2017



+ IIa DOMENICA +

«QUESTI E’ IL FIGLIO MIO, L’AMATO: IN LUI HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO. ASCOLTATELO!»

Matteo 17,5
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 17,1-9)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».



COMMENTO ALLE LETTURE

Lungo le celebrazioni domenicali di questo tempo quaresimale ci vengono proposte le grandi tappe della storia della salvezza, con i personaggi che ne sono stati protagonisti, come Abramo, da cui ha avuto origine il popolo di Dio. La sua figura è caratterizzata dalla piena disponibilità alla volontà di Dio e dalla collaborazione al suo progetto di salvezza. Egli rappresenta la moltitudine di tutti coloro che si fidano del Signore. Il racconto della trasfigurazione da una parte ci indica la finalità del digiuno e della pratica quaresimale con la trasformazione della nostra vita, dall’altra colloca al centro della storia della salvezza la persona di Gesù ("Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento"), e anticipa il mistero di gloria della sua morte e risurrezione. La presenza di Mosè e di Elia (rappresentanti dell’Antico Testamento) conferma che ora l’ascolto del credente va rivolto unicamente a Gesù ("Ascoltatelo!"). San Paolo invita il cristiano a soffrire con lui per il Vangelo, per poter partecipare alla pienezza della redenzione operata da Cristo.

19 MARZO SAN GIUSEPPE SPOSO DELLA B.V. MARIA

Tutta l’avventura umana di Giuseppe comincia con un sogno: un sogno che svela un progetto di Dio su di lui, un progetto che lo trascende e a cui lui consegna la propria vita, con l’accettazione di prendere con sé Maria sua sposa e di diventare padre legale del Figlio di Dio. Un sogno sovvertitore, che mette in questione i suoi precedenti progetti. Giuseppe: "uomo giusto": (Mt 1,19). Un uomo che porta in sé ricchezza di umanità, che instaura un rapporto autentico con Dio e con il prossimo. Quindi uomo di fede. Uomo disponibile a compiere il volere di Dio. Anche nei momenti difficili. Ha amato, ha protetto, ha custodito Maria e il suo Gesù, si è preso cura di loro. Ha salvato Gesù bambino dalla persecuzione di Erode, affrontando il grave disagio della migrazione in terra straniera, in Egitto: ha salvato il Salvatore. Giuseppe, padre "speciale" di Gesù: padre nel senso affettivo, educativo, formativo. Ha amato Gesù con amore paterno. È stato responsabile della formazione umana di Gesù. È stato la figura terrena del Padre celeste. Giuseppe, uomo lavoratore. Di lui il Vangelo non riferisce nessuna parola. Ma ci dice che "fece" come l’Angelo gli aveva detto. Giuseppe, uomo in ricerca. Maria dice a Gesù, dopo lo smarrimento al tempio: «Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Giuseppe ci insegna a cercare con amore e con passione il Signore nella nostra vita.


NEL SACRO TEMPO QUARESIMALE

Ecco alcune raccomandazioni per vivere al meglio il Sacro Tempo della Quaresima:
- S. Messa quotidiana
- Adorazione Eucaristica il Giovedì in Chiesa
- Lettura della Bibbia
- Centri di Ascolto della Parola di Dio (i mercoledì)
- Pellegrinaggio quaresimale domenica 26 marzo.


SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

+ MERCOLEDI’ DELLE CENERI E VENERDI’ SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966)

DIGIUNO (dai 21 ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.



AVVISI PARTICOLARI

- PELLEGRINAGGIO QUARESIMALE DEL 26/3 -
Partenza coi pullman dalla piazza della Chiesa alle ore 14:30

- RACCOLTA VIVERI -
In vista della Santa Pasqua si raccolgono viveri da distribuire alle famiglie assistite dall’Organismo Caritas.



PELLEGRINAGGIO 2017: PARIGI - LOURDES - SANTIAGO DE COMPOSTELA - FATIMA

Come pellegrinaggio nel 2017 la Parrocchia nell’anniversario dei 50 dalla erezione (1967-2017), si recherà a Parigi per la visita alla Cappella della Madonna della Medaglia Miracolosa e nei santuari mariani di Lourdes, Santiago de Compostela e Fatima, proprio di quest’ultimo ricorrono i cento anni dalle apparizioni della B.V. Maria.
Per informazioni e iscrizioni è consultabile on-line il programma cliccando qui o visitando la sezione del sito "Pellegrinaggi".


VIAGGIO IN AUSTRALIA

L’Erapolis Travel organizza un viaggio in Australia con visita delle principali città. Per informazioni telefonare al 338 63 71 651.




-Ia DOMENICA DI QUARESIMA

Sassari
04/03/2017



+ Ia DOMENICA +

«NON DI SOLO PANE VIVE L’UOMO, MA DI OGNI PAROLA CHE ESCE DALLA BOCCA DI DIO»

Matteo 4,4
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 4,1-11)

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio"». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: "Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra"». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: "Non metterai alla prova il Signore Dio tuo"». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: "Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto"». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.



COMMENTO ALLE LETTURE

La lliturgia odierna ci mostra Gesù che «vincendo le insidie dell’antico tentatore ci insegnò a dominare le seduzioni del peccato». La Parola di Dio ci aiuta ad individuare sia le insidie del diavolo che gli insegnamenti di Cristo. Satana usa la Bibbia per il proprio tornaconto. Più va avanti la narrazione evangelica, più vengono allo scoperto le intenzioni sataniche che cercano l’adorazione di sé e il dominio sull’uomo. Le risposte del Signore alle provocazioni del diavolo hanno ben altro sapore perché parlano di fiducia e di amore verso il Padre. Il Figlio di Dio non brama il potere, né svende la sua figliolanza per l’amore del guadagno: il suo cuore è per la salvezza dell’umanità. Mentre Adamo ed Eva caddero di fronte ai tranelli del tentatore, ora Gesù obbediente al Padre conduce i fedeli alla dignità di figli di Dio che è ridata dalla grazia del Battesimo. Questo tempo quaresimale ci doni l’umiltà di confessare la nostra fragilità e i nostri peccati; lo Spirito Santo ci conduca alla presenza del Padre che ha voluto manifestare nel Cristo suo Figlio l’amore che salva.

VIVIAMO CON FEDE LA SANTA QUARESIMA

Col Mercoledì delle Ceneri la comunità cristiana, in ogni parte del mondo, intraprende il cammino verso la pasqua di risurrezione, che rivive con la celebrazione e il ricordo del battesimo e il sacramento della riconciliazione. Si tratta di un pellegrinaggio di quaranta giorni, di un combattimento contro il peccato, di una terapia per il ricupero della pienezza della vita divina, con il sostegno, le armi e le medicine dell’ascolto della parola di Dio, del digiuno e delle opere di carità. Le letture domenicali dell’AT ci fanno percorrere le tappe fondamentali della storia della salvezza che hanno preparato la pasqua di Cristo: dal peccato dei progenitori, alla chiamata d’Abramo, al cammino dell’esodo, alle promesse profetiche di un cuore nuovo e di uno spirito nuovo. Le letture evangeliche invece ci conducono con Gesù che nel deserto vince le tentazioni che il popolo di Dio deve ogni giorno affrontare; al monte della trasfigurazione che ci fa pregustare l’esito dell’ascolto della parola e della sequela del Figlio amato; al pozzo della samaritana dove egli si presenta come il datore dell’acqua viva della rivelazione di Dio e dello Spirito; alla piscina di Siloe dove egli dona la luce della fede al cieco che si lava ubbidendo alla sua parola; a Betania dove, risuscitando Lazzaro si manifesta risurrezione e vita di quanti credono in lui; e finalmente ad accogliere Cristo con le folle di Gerusalemme per rivivere con lui la pasqua di morte e risurrezione.


NEL SACRO TEMPO QUARESIMALE

Ecco alcune raccomandazioni per vivere al meglio il Sacro Tempo della Quaresima:
- S. Messa quotidiana
- Adorazione Eucaristica il Giovedì in Chiesa
- Lettura della Bibbia
- Centri di Ascolto della Parola di Dio (i mercoledì)
- Pellegrinaggio quaresimale domenica 26 marzo.


SACRO TEMPO DELLA QUARESIMA

+ MERCOLEDI’ DELLE CENERI E VENERDI’ SANTO: DIGIUNO E ASTINENZA

+ TUTTI I VENERDI’ DOPO LA S. MESSA DELLE 18:00: VIA CRUCIS

+ TUTTI I VENERDI’: ASTINENZA DALLE CARNI


Dalla Costituzione Apostolica Paenitemini - Paolo PP VI (1966)

DIGIUNO (dai 21 ai 60 anni incominciati):
La legge del digiuno obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantità e la qualità, alle consuetudini locali approvate.

ASTINENZA (dai 14 anni in poi):
La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, non però l'uso delle uova, dei latticini e di qualsiasi condimento anche di grasso di animale.



PELLEGRINAGGIO 2017: PARIGI - LOURDES - SANTIAGO DE COMPOSTELA - FATIMA

Come pellegrinaggio nel 2017 la Parrocchia nell’anniversario dei 50 dalla erezione (1967-2017), si recherà a Parigi per la visita alla Cappella della Madonna della Medaglia Miracolosa e nei santuari mariani di Lourdes, Santiago de Compostela e Fatima, proprio di quest’ultimo ricorrono i cento anni dalle apparizioni della B.V. Maria.
Per informazioni e iscrizioni è consultabile on-line il programma cliccando qui o visitando la sezione del sito "Pellegrinaggi".


VIAGGIO IN AUSTRALIA

L’Erapolis Travel organizza un viaggio in Australia con visita delle principali città. Per informazioni telefonare al 338 63 71 651.




Archivio 2017
Di seguito trovate tutte le notizie divise per mesi.
?   Gennaio  ?
?  Febbraio  ?
?    Marzo   ?
?   Aprile   ?
?   Maggio   ?
?   Giugno   ?
?   Luglio   ?
?   Agosto   ?
?  Settembre ?
?   Ottobre  ?
?  Novembre  ?
?  Dicembre  ?
Archivio 2024
Archivio 2023
Archivio 2022
Archivio 2021
Archivio 2020
Archivio 2019
Archivio 2018
Archivio 2017
Archivio 2016
Archivio 2015
Archivio 2014
Archivio 2013
Archivio 2012
Archivio 2011
Archivio 2010
Archivio 2009
Archivio 2008
Archivio 2007
Archivio 2006
Archivio 2005
© 2005-2021 | Tutti i diritti riservati a www.sanpioxlipunti.it - Sito realizzato con GIMP ed altri software con licenza free.
Per info contattare il webmaster quì. Buona navigazione!

Spazio sottostante riservato ai banner di altri siti di ispirazione cattolica