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DICEMBRE
2025
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- Ia DOMENICA DI AVVENTO
Sassari 01/12/2025
+ Ia DOMENICA +
«VEGLIATE DUNQUE, PERCHÉ NON SAPETE IN QUALE GIORNO IL SIGNORE VOSTRO VERRÀ»
Matteo 24,42
+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 24,37-44)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA
La profezia di Isaia non si è realizzata. Non abbiamo spezzato le spade per trasformarle in aratri, né delle lance abbiamo fatto falci. Al contrario, troppe guerre continuano a seminare distruzione e morte con armi sempre più sofisticate. Eppure, anche nella notte del nostro mondo, possiamo e dobbiamo continuare ad attendere. Vivere un'attesa significa giocare d'anticipo. Ci impegna ad anticipare adesso, nel nostro tempo, quella luce che speriamo per il tempo che viene. Dobbiamo perciò svegliarci dal sonno, come san Paolo scrive ai Romani, per vegliare e tenerci pronti per l'ora che non conosciamo, come Gesù raccomanda nel Vangelo di Matteo. Non sappiamo quando egli verrà. Conosciamo però come egli verrà: offrendoci la sua pace, donandoci la vita piena, radunandoci dalle nostre molte dispersioni in una nuova e più salda comunione. Attenderlo significa perciò lasciarci rivestire da lui e da questi suoi atteggiamenti. Possiamo vivere nella notte come figli del giorno e della luce divenendo a nostra volta capaci di dire parole, di compiere gesti luminosi. Tenersi pronti per l'ora in cui il Signore viene significa riconoscerlo perché stiamo divenendo a lui somiglianti.
Fonte: www.la-domenica.it
VIAGGIO ASSISI ROMA
Iscrizioni entro novembre e per informazioni chiedere in parrocchia.