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 Notizie - GENNAIO 2021

In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
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-IVa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
30/01/2021



+ IVa DOMENICA +

«CHE È MAI QUESTO? UN INSEGNAMENTO NUOVO, DATO CON AUTORITÀ»

Marco 1,27
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 1,21-28)

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

La promessa fatta da Mosè al popolo d’Israele: «Il Signore, tuo Dio, susciterà per te un profeta pari a me», si compie in Gesù Cristo, il Messia, il nuovo Mosè, l’unico maestro di sapienza, il Verbo incarnato, Mediatore fra Dio Padre e l’umanità. Egli è la roccia della nostra salvezza: prostriamoci in ginocchio davanti a lui, Capo e Pastore del suo gregge, accogliendo docilmente la sua Paro- la per entrare nel suo riposo, partecipando alla sua vita eterna. Lasciamoci liberare e rinnovare da lui, che di sabato nella sinagoga di Cafarnao – "villaggio della consolazione" – parla con autorità profetica rendendo visibile il regno di Dio, e guarisce un indemoniato. Gesù, il santo di Dio, è venuto per distruggere le opere del diavolo, per fare nuove tutte le cose. In questa Eucaristia, fonte di salvezza eterna, entriamo in contatto con lui, Medico divino, che ci tocca per guarirci, spegnendo il fuoco delle nostre passioni disordinate e liberandoci dalle vane preoccupazioni che appesantiscono il cuore, perché lo ascoltiamo e lo seguiamo, dedicandoci a lui, unica e autentica nostra preoccupazione.

Fonte: www.la-domenica.it

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MISSIONI IN ALBANIA E GIORNATA PER LA VITA

Domenica 31 gennaio si svolgerà dalle 16 alle ore 18:00 un momento di sensibilizzazione per le Missioni in Albania.

Domenica 7 febbraio sarà la 43ma Giornata Nazionale per la Vita dal tema "Libertà e vita".



TRASLAZIONE DELLA STATUA DI S. GIUSEPPE

Martedi' 2 febbraio Festa liturgica della Presentazione di Gesù al Tempio verrà effettuata la traslazione della statua di San Giuseppe.


COMUNICATO CURIA: DISPOSIZIONE ESEQUIE NELLA CAPELLA DEL CIMITERO

Sul sito dell'Arcidiocesi è disponibile l'intero comunicato inerente le nuove disposizioni per le celebrazioni delle esequie al Cimitero.
Ecco di seguito un passaggio principale:

"Fatto salvo il diritto dei fedeli a norma del can. 1177 § 2 del CIC, di decidere liberamente in quale chiesa celebrare il funerale dei propri cari, si raccomanda che questi avvengano possibilmente nella chiesa parrocchiale o in altra chiesa funerante, previo consenso del Rettore e avvisato il Parroco proprio del defunto.
Durante la Celebrazione, oltre all’osservanza di tutte le norme di carattere generale, si dispone l’assoluto divieto del tradizionale scambio di condoglianze che comporta contatto diretto e altri gesti quale bacio della bara o "segnarsi" dopo averla toccata.
Tutto si concluda entro e fuori le mura della Chiesa in modo tale da evitare ogni forma di contatto con la conseguente esposizione a pericolosi rischi di contagio."


NOTA DELL'ARCIVESCOVO 12 MAGGIO: NORME PER LA CELEBRAZIONE CON IL POPOLO

GIAN FRANCO SABA
per grazia di Dio e volontà della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di Sassari

A SEGUITO del Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato dal Governo in data 6 Maggio 2020;

CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE SI RENDE NOTO IL CONTENUTO INTEGRALE DEL TESTO, AFFINCHÉ SIA DA TUTTI RECEPITO E NE SIANO SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATE LE DISPOSIZIONI CHE ENTRERANNO IN VIGORE A PARTIRE DA
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020:

1. ACCESSO Al LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/ o collaboratori che -indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento -favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
2.4. Prima di effettuare interventi di sanificazione generale in ambienti contenenti beni culturali sarà necessario dare comunicazione all’Ufficio competente (Beni Culturali Diocesano). Sarà allegato alla presente il documento specifico.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi -indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza -abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. 3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo. In alternativa, volendo mantenere il modo consueto di effettuare la questua durante il rito offertoriale, si dovrà utilizzare esclusivamente la tradizionale borsa con manico distanziatore (bussolo).
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. (Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso).
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata e lo è altresì quella della Prima Comunione. L’argomento sarà oggetto di trattazione e definizione durante il primo Consiglio Presbiterale previsto per la fine di Giugno.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. I contenuti del presente Protocollo verranno pubblicati attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione (la presente nota verrà pubblicata sul settimanale diocesano e sul sito ufficiale della Diocesi).
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° Co è stato in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non risulti idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’ordinario del luogo valuterà la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Confidando nel senso di responsabilità di Sacerdoti e fedeli, si raccomanda la stretta osservanza delle misure cautelative sopra riferite. I celebranti nel contempo, non dovranno in alcun modo trascurare o alterare il rispetto di tutte le altre vigenti disposizioni di carattere liturgico e canonico. Per qualsiasi dubbio sul contenuto o l’applicazione delle presenti disposizioni si faccia riferimento al Vicario Generale e o al Vicario per la Pastorale. Inoltre il Centro Pastorale Diocesano resta a completa disposizione per venire incontro alle concrete esigenze dei sacerdoti e rendere meno gravosa l’applicazione delle su menzionate disposizioni (centropastorale@arcidiocesisassari.it). Resta invariata la normativa relativa alle altre manifestazioni di pietà popolare, quali processioni, cortei, veglie, che, al fine di evitare forme indebite di assembramenti, restano interdette.

Dato a Sassari il dodici maggio duemilaventi.

✠ Gian Franco Saba
Arcivescovo Metropolita di Sassari





-IIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO - DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO

Sassari
24/01/2021



+ IIIa DOMENICA +

Domenica della Parola di Dio

«VENITE DIETRO A ME, VI FARÒ DIVENTARE PESCATORI DI UOMINI»

Marco 1,17
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 1,14-20)

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Il credente non si appiattisce sul presente, né si culla nel disimpegno; dà il giusto posto ai beni caduchi e spera oltre l’orizzonte terreno. Egli pensa, parla, agisce "come se...", secondo l’esortazione di San Paolo. La sua fede, radicata nel Cristo risorto, è fonte di gioia e di vita buona. Questa è la bella notizia che scaturisce dalla predicazione di Gesù. In lui si compie il tempo della misericordia, Dio si fa vicino e chiama ciascuno a riordinare la propria vita secondo la sua parola.
Il fatto che quattro semplici pescatori si trasformino senz’indugio in discepoli, lasciando attività e affetti, ci può dire tanto sull’incontro con il Maestro: una voce suadente e ferma, che chiama; un volto rassicurante, che ispira fiducia; un compito per il futuro, spiegato nella lingua del loro mestiere e che sazierà di consolazione il domani, giacché chi "pesca" un uomo lo salva. Per i discepoli del Signore tutto sta in quel "subito", che è parola sempre decisiva per seguire Gesù ed estenderne il Regno. Infatti la misericordia divina urge ed è per tutti, come ben suggerisce l’appello del profeta Giona agli abitanti della città pagana di Ninive.

Fonte: www.la-domenica.it

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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI

Da lunedì 18 gennaio è iniziato l'ottavario di preghiera per l'unità dei cristiani che si concluderà lunedì 25 gennaio, Festa della Conversione di San Paolo.


COMUNICATO CURIA: DISPOSIZIONE ESEQUIE NELLA CAPELLA DEL CIMITERO

Sul sito dell'Arcidiocesi è disponibile l'intero comunicato inerente le nuove disposizioni per le celebrazioni delle esequie al Cimitero.
Ecco di seguito un passaggio principale:

"Fatto salvo il diritto dei fedeli a norma del can. 1177 § 2 del CIC, di decidere liberamente in quale chiesa celebrare il funerale dei propri cari, si raccomanda che questi avvengano possibilmente nella chiesa parrocchiale o in altra chiesa funerante, previo consenso del Rettore e avvisato il Parroco proprio del defunto.
Durante la Celebrazione, oltre all’osservanza di tutte le norme di carattere generale, si dispone l’assoluto divieto del tradizionale scambio di condoglianze che comporta contatto diretto e altri gesti quale bacio della bara o "segnarsi" dopo averla toccata.
Tutto si concluda entro e fuori le mura della Chiesa in modo tale da evitare ogni forma di contatto con la conseguente esposizione a pericolosi rischi di contagio."


NOTA DELL'ARCIVESCOVO 12 MAGGIO: NORME PER LA CELEBRAZIONE CON IL POPOLO

GIAN FRANCO SABA
per grazia di Dio e volontà della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di Sassari

A SEGUITO del Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato dal Governo in data 6 Maggio 2020;

CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE SI RENDE NOTO IL CONTENUTO INTEGRALE DEL TESTO, AFFINCHÉ SIA DA TUTTI RECEPITO E NE SIANO SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATE LE DISPOSIZIONI CHE ENTRERANNO IN VIGORE A PARTIRE DA
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020:

1. ACCESSO Al LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/ o collaboratori che -indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento -favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
2.4. Prima di effettuare interventi di sanificazione generale in ambienti contenenti beni culturali sarà necessario dare comunicazione all’Ufficio competente (Beni Culturali Diocesano). Sarà allegato alla presente il documento specifico.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi -indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza -abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. 3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo. In alternativa, volendo mantenere il modo consueto di effettuare la questua durante il rito offertoriale, si dovrà utilizzare esclusivamente la tradizionale borsa con manico distanziatore (bussolo).
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. (Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso).
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata e lo è altresì quella della Prima Comunione. L’argomento sarà oggetto di trattazione e definizione durante il primo Consiglio Presbiterale previsto per la fine di Giugno.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. I contenuti del presente Protocollo verranno pubblicati attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione (la presente nota verrà pubblicata sul settimanale diocesano e sul sito ufficiale della Diocesi).
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° Co è stato in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non risulti idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’ordinario del luogo valuterà la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Confidando nel senso di responsabilità di Sacerdoti e fedeli, si raccomanda la stretta osservanza delle misure cautelative sopra riferite. I celebranti nel contempo, non dovranno in alcun modo trascurare o alterare il rispetto di tutte le altre vigenti disposizioni di carattere liturgico e canonico. Per qualsiasi dubbio sul contenuto o l’applicazione delle presenti disposizioni si faccia riferimento al Vicario Generale e o al Vicario per la Pastorale. Inoltre il Centro Pastorale Diocesano resta a completa disposizione per venire incontro alle concrete esigenze dei sacerdoti e rendere meno gravosa l’applicazione delle su menzionate disposizioni (centropastorale@arcidiocesisassari.it). Resta invariata la normativa relativa alle altre manifestazioni di pietà popolare, quali processioni, cortei, veglie, che, al fine di evitare forme indebite di assembramenti, restano interdette.

Dato a Sassari il dodici maggio duemilaventi.

✠ Gian Franco Saba
Arcivescovo Metropolita di Sassari





-IIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
17/01/2021



+ IIa DOMENICA +

«ECCO L’AGNELLO DI DIO!»

Giovanni 1,36
    

+ VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 1,35-42)

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Seguire il Signore è la nostra vocazione. Conoscerlo, amarlo, condividerne la vita e la missione. Su questo sfondo si stagliano le letture odierne con il loro intreccio di sguardi, di parole essenziali, di ascolto e di relazioni. Lo sguardo intenso di Giovanni Battista su Gesù rimanda a quello penetrante di Gesù su Simon Pietro; le parole rivelatrici della missione salvatrice del Signore a quelle della missione che sarà propria di Pietro; nel frattempo, i due discepoli del Battista hanno seguito il Maestro, fermandosi con lui: un’esperienza contagiosa, da raccontare ad altri.
La compostezza del racconto evangelico, pur così dinamico, è preparata liturgicamente dalla chiamata divina del giovane Samuele: nel silenzio della notte, l’anziano sacerdote Eli inizia all’ascolto il ragazzo inesperto. Dio parla nel silenzio, e la chiave dell’ascolto è la custodia del cuore, perché limpido sia lo sguardo, pura la relazione, giusta la parola. Uno stile di vita mondano e licenzioso, avverte san Paolo, mina l’integrità dell’esistenza cristiana, trattiene lo Spirito dall’abitarla e vivificarla, lacera la comunione ecclesiale e non dà gloria a Dio.

Fonte: www.la-domenica.it

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SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI

Da lunedì 18 gennaio inizia l'ottavario di preghiera per l'unità dei cristiani.


COMUNICATO CURIA: DISPOSIZIONE ESEQUIE NELLA CAPELLA DEL CIMITERO

Sul sito dell'Arcidiocesi è disponibile l'intero comunicato inerente le nuove disposizioni per le celebrazioni delle esequie al Cimitero.
Ecco di seguito un passaggio principale:

"Fatto salvo il diritto dei fedeli a norma del can. 1177 § 2 del CIC, di decidere liberamente in quale chiesa celebrare il funerale dei propri cari, si raccomanda che questi avvengano possibilmente nella chiesa parrocchiale o in altra chiesa funerante, previo consenso del Rettore e avvisato il Parroco proprio del defunto.
Durante la Celebrazione, oltre all’osservanza di tutte le norme di carattere generale, si dispone l’assoluto divieto del tradizionale scambio di condoglianze che comporta contatto diretto e altri gesti quale bacio della bara o "segnarsi" dopo averla toccata.
Tutto si concluda entro e fuori le mura della Chiesa in modo tale da evitare ogni forma di contatto con la conseguente esposizione a pericolosi rischi di contagio."


NOTA DELL'ARCIVESCOVO 12 MAGGIO: NORME PER LA CELEBRAZIONE CON IL POPOLO

GIAN FRANCO SABA
per grazia di Dio e volontà della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di Sassari

A SEGUITO del Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato dal Governo in data 6 Maggio 2020;

CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE SI RENDE NOTO IL CONTENUTO INTEGRALE DEL TESTO, AFFINCHÉ SIA DA TUTTI RECEPITO E NE SIANO SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATE LE DISPOSIZIONI CHE ENTRERANNO IN VIGORE A PARTIRE DA
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020:

1. ACCESSO Al LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/ o collaboratori che -indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento -favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
2.4. Prima di effettuare interventi di sanificazione generale in ambienti contenenti beni culturali sarà necessario dare comunicazione all’Ufficio competente (Beni Culturali Diocesano). Sarà allegato alla presente il documento specifico.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi -indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza -abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. 3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo. In alternativa, volendo mantenere il modo consueto di effettuare la questua durante il rito offertoriale, si dovrà utilizzare esclusivamente la tradizionale borsa con manico distanziatore (bussolo).
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. (Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso).
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata e lo è altresì quella della Prima Comunione. L’argomento sarà oggetto di trattazione e definizione durante il primo Consiglio Presbiterale previsto per la fine di Giugno.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. I contenuti del presente Protocollo verranno pubblicati attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione (la presente nota verrà pubblicata sul settimanale diocesano e sul sito ufficiale della Diocesi).
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° Co è stato in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non risulti idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’ordinario del luogo valuterà la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Confidando nel senso di responsabilità di Sacerdoti e fedeli, si raccomanda la stretta osservanza delle misure cautelative sopra riferite. I celebranti nel contempo, non dovranno in alcun modo trascurare o alterare il rispetto di tutte le altre vigenti disposizioni di carattere liturgico e canonico. Per qualsiasi dubbio sul contenuto o l’applicazione delle presenti disposizioni si faccia riferimento al Vicario Generale e o al Vicario per la Pastorale. Inoltre il Centro Pastorale Diocesano resta a completa disposizione per venire incontro alle concrete esigenze dei sacerdoti e rendere meno gravosa l’applicazione delle su menzionate disposizioni (centropastorale@arcidiocesisassari.it). Resta invariata la normativa relativa alle altre manifestazioni di pietà popolare, quali processioni, cortei, veglie, che, al fine di evitare forme indebite di assembramenti, restano interdette.

Dato a Sassari il dodici maggio duemilaventi.

✠ Gian Franco Saba
Arcivescovo Metropolita di Sassari





-FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE

Sassari
09/01/2021



+ FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE +

«TU SEI IL FIGLIO MIO, L'AMATO: IN TE HO POSTO IL MIO COMPIACIMENTO»

Marco 1,11
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (1,7-11)

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».



COMMENTO ALLE LETTURE DELLA DOMENICA

Il battesimo rappresenta una svolta nella missione del Figlio di Dio tra gli uomini. Come la sua vita terrena è cominciata per mezzo dello Spirito, così per mezzo dello stesso Spirito prende avvio la sua vita apostolica. Il cuore della pagina evangelica è la voce che dice: «Tu sei il Figlio mio, l’amato». Parole che attestano la relazione di Gesù con il Padre, e che rinviano alla figura del "servo sofferente": «Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio». Fin dallo smarrimento nel tempio, Gesù afferma questa sua peculiare relazione. Tutta la sua missione è finalizzata a compiere la volontà del Padre.
Il battesimo inaugura l’inizio dei suoi viaggi che comprendono tutta la terra d’Israele. La voce del Padre è un punto di demarcazione. A partire dal gesto del Battista si prospetta per Gesù un cambiamento che, chiudendo la vita nascosta, apre la sua missione: d’ora in poi Gesù sarà il profeta noto a tutto il popolo. Sulle rive del fiume Giordano non è presente solo Israele, ma l’intera umanità, chiamata a riconoscere colui che è più forte del Battista. Esteriormente nulla lo distingue dagli altri: è vero Dio e vero Uomo che accetta di caricarsi del male dell’umanità, anticipando con il battesimo il mistero della sua passione.

Fonte: www.la-domenica.it

>> PAGINA FACEBOOK DELLA PARROCCHIA <<



FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE

Sabato 16 gennaio alle ore 18:00 la celebrazione della S. Messa e poi una processione col simulacro di Sant'Antonio Abate all'interno della Chiesa parrocchiale.


RIPRENDE IL CATECHISMO

Da lunedì 11, martedì 12 e mercoledì 13 gennaio riprende il Catechismo.


COMUNICATO CURIA: DISPOSIZIONE ESEQUIE NELLA CAPELLA DEL CIMITERO

Sul sito dell'Arcidiocesi è disponibile l'intero comunicato inerente le nuove disposizioni per le celebrazioni delle esequie al Cimitero.
Ecco di seguito un passaggio principale:

"Fatto salvo il diritto dei fedeli a norma del can. 1177 § 2 del CIC, di decidere liberamente in quale chiesa celebrare il funerale dei propri cari, si raccomanda che questi avvengano possibilmente nella chiesa parrocchiale o in altra chiesa funerante, previo consenso del Rettore e avvisato il Parroco proprio del defunto.
Durante la Celebrazione, oltre all’osservanza di tutte le norme di carattere generale, si dispone l’assoluto divieto del tradizionale scambio di condoglianze che comporta contatto diretto e altri gesti quale bacio della bara o "segnarsi" dopo averla toccata.
Tutto si concluda entro e fuori le mura della Chiesa in modo tale da evitare ogni forma di contatto con la conseguente esposizione a pericolosi rischi di contagio."


NOTA DELL'ARCIVESCOVO 12 MAGGIO: NORME PER LA CELEBRAZIONE CON IL POPOLO

GIAN FRANCO SABA
per grazia di Dio e volontà della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di Sassari

A SEGUITO del Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato dal Governo in data 6 Maggio 2020;

CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE SI RENDE NOTO IL CONTENUTO INTEGRALE DEL TESTO, AFFINCHÉ SIA DA TUTTI RECEPITO E NE SIANO SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATE LE DISPOSIZIONI CHE ENTRERANNO IN VIGORE A PARTIRE DA
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020:

1. ACCESSO Al LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/ o collaboratori che -indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento -favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
2.4. Prima di effettuare interventi di sanificazione generale in ambienti contenenti beni culturali sarà necessario dare comunicazione all’Ufficio competente (Beni Culturali Diocesano). Sarà allegato alla presente il documento specifico.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi -indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza -abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. 3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo. In alternativa, volendo mantenere il modo consueto di effettuare la questua durante il rito offertoriale, si dovrà utilizzare esclusivamente la tradizionale borsa con manico distanziatore (bussolo).
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. (Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso).
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata e lo è altresì quella della Prima Comunione. L’argomento sarà oggetto di trattazione e definizione durante il primo Consiglio Presbiterale previsto per la fine di Giugno.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. I contenuti del presente Protocollo verranno pubblicati attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione (la presente nota verrà pubblicata sul settimanale diocesano e sul sito ufficiale della Diocesi).
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° Co è stato in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non risulti idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’ordinario del luogo valuterà la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Confidando nel senso di responsabilità di Sacerdoti e fedeli, si raccomanda la stretta osservanza delle misure cautelative sopra riferite. I celebranti nel contempo, non dovranno in alcun modo trascurare o alterare il rispetto di tutte le altre vigenti disposizioni di carattere liturgico e canonico. Per qualsiasi dubbio sul contenuto o l’applicazione delle presenti disposizioni si faccia riferimento al Vicario Generale e o al Vicario per la Pastorale. Inoltre il Centro Pastorale Diocesano resta a completa disposizione per venire incontro alle concrete esigenze dei sacerdoti e rendere meno gravosa l’applicazione delle su menzionate disposizioni (centropastorale@arcidiocesisassari.it). Resta invariata la normativa relativa alle altre manifestazioni di pietà popolare, quali processioni, cortei, veglie, che, al fine di evitare forme indebite di assembramenti, restano interdette.

Dato a Sassari il dodici maggio duemilaventi.

✠ Gian Franco Saba
Arcivescovo Metropolita di Sassari





-SANTO NATALE 2020

Sassari
01/01/2021



+ NATALE DEL SIGNORE +

«GLORIA A DIO NEL PIÙ ALTO DEI CIELI E SULLA TERRA PACE AGLI UOMINI, CHE EGLI AMA»

Luca 2,14
    

+ VANGELO SECONDO LUCA (2,1-14)

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».


Buon Natale e Felice 2021!

L'aggiornamento del sito riprenderà dal 10 gennaio 2021.

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ORARI SANTE MESSE DI NATALE

Giovedì 24 dicembre alle 18:00 la Novena di Natale e alle ore 18:30 la S. Messa di Natale

Venerdì 25 dicembre le Sante Messe di Natale saranno celebrate alle ore 08:30, 10:00, 11:30 e 18:00.


APPUNTAMENTI DI FINE ANNO E PRIMA PARTE DI GENNAIO 2021

GIOVEDI' 31 DICEMBRE 2020: S. SILVESTRO
Ore 16:30 Liturgia di fine anno con canto del Te Deum di ringraziamento
Ore 18:00 Santa Messa prefestiva della Solennità Maria SS. Madre di Dio

VENERDI' 1 GENNAIO 2021: SOLENNITA' MARIA SS. MADRE DI DIO
Sante Messe ore 08:30 - 10:00 - 18:00

MERCOLEDI' 6 GENNAIO 2021: SOLENNITA' EPIFANIA DEL SIGNORE
Sante Messe ore 08:30 - 10:00 - 18:00

DOMENICA 10 GENNAIO 2021: FESTA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE
Sante Messe ore 08:30 - 10:00 - 18:00
Con la questa festa termina il Tempo Liturgico del Natale e da questa data in tutta l'Arcidiocesi si inizierà ad utilizzare la nuova edizione del Messale.

L'Arcidiocesi tramite il sito ufficiale ha reso disponibile una guida scaricabile cliccando qui

LUNEDI' 11, MARTEDI' 12 E MERCOLEDI' 13 GENNAIO
Riprenderanno le attività del Catechismo.



COMUNICATO CURIA: DISPOSIZIONE ESEQUIE NELLA CAPELLA DEL CIMITERO

Sul sito dell'Arcidiocesi è disponibile l'intero comunicato inerente le nuove disposizioni per le celebrazioni delle esequie al Cimitero.
Ecco di seguito un passaggio principale:

"Fatto salvo il diritto dei fedeli a norma del can. 1177 § 2 del CIC, di decidere liberamente in quale chiesa celebrare il funerale dei propri cari, si raccomanda che questi avvengano possibilmente nella chiesa parrocchiale o in altra chiesa funerante, previo consenso del Rettore e avvisato il Parroco proprio del defunto.
Durante la Celebrazione, oltre all’osservanza di tutte le norme di carattere generale, si dispone l’assoluto divieto del tradizionale scambio di condoglianze che comporta contatto diretto e altri gesti quale bacio della bara o "segnarsi" dopo averla toccata.
Tutto si concluda entro e fuori le mura della Chiesa in modo tale da evitare ogni forma di contatto con la conseguente esposizione a pericolosi rischi di contagio."


NOTA DELL'ARCIVESCOVO 12 MAGGIO: NORME PER LA CELEBRAZIONE CON IL POPOLO

GIAN FRANCO SABA
per grazia di Dio e volontà della Sede Apostolica
Arcivescovo Metropolita di Sassari

A SEGUITO del Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni liturgiche con concorso di popolo, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana ed approvato dal Governo in data 6 Maggio 2020;

CON LA PRESENTE COMUNICAZIONE SI RENDE NOTO IL CONTENUTO INTEGRALE DEL TESTO, AFFINCHÉ SIA DA TUTTI RECEPITO E NE SIANO SCRUPOLOSAMENTE OSSERVATE LE DISPOSIZIONI CHE ENTRERANNO IN VIGORE A PARTIRE DA
LUNEDÌ 18 MAGGIO 2020:

1. ACCESSO Al LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/ o collaboratori che -indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento -favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
2.4. Prima di effettuare interventi di sanificazione generale in ambienti contenenti beni culturali sarà necessario dare comunicazione all’Ufficio competente (Beni Culturali Diocesano). Sarà allegato alla presente il documento specifico.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi -indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza -abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli. 3.5. I fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo. In alternativa, volendo mantenere il modo consueto di effettuare la questua durante il rito offertoriale, si dovrà utilizzare esclusivamente la tradizionale borsa con manico distanziatore (bussolo).
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie. (Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso).
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata e lo è altresì quella della Prima Comunione. L’argomento sarà oggetto di trattazione e definizione durante il primo Consiglio Presbiterale previsto per la fine di Giugno.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. I contenuti del presente Protocollo verranno pubblicati attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione (la presente nota verrà pubblicata sul settimanale diocesano e sul sito ufficiale della Diocesi).
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/ respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° Co è stato in contatto con persone positive a SARS-Co V-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non risulti idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’ordinario del luogo valuterà la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Confidando nel senso di responsabilità di Sacerdoti e fedeli, si raccomanda la stretta osservanza delle misure cautelative sopra riferite. I celebranti nel contempo, non dovranno in alcun modo trascurare o alterare il rispetto di tutte le altre vigenti disposizioni di carattere liturgico e canonico. Per qualsiasi dubbio sul contenuto o l’applicazione delle presenti disposizioni si faccia riferimento al Vicario Generale e o al Vicario per la Pastorale. Inoltre il Centro Pastorale Diocesano resta a completa disposizione per venire incontro alle concrete esigenze dei sacerdoti e rendere meno gravosa l’applicazione delle su menzionate disposizioni (centropastorale@arcidiocesisassari.it). Resta invariata la normativa relativa alle altre manifestazioni di pietà popolare, quali processioni, cortei, veglie, che, al fine di evitare forme indebite di assembramenti, restano interdette.

Dato a Sassari il dodici maggio duemilaventi.

✠ Gian Franco Saba
Arcivescovo Metropolita di Sassari





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