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 Notizie - OTTOBRE 2012

In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
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-Solennità di tutti i Santi

Sassari
31/10/2012


+ 1° NOVEMBRE SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI +

«BEATI I POVERI IN SPIRITO, PERCHE' DI ESSI E' IL REGNO DEI CIELI»

Matteo 5,3
    

+ VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 5,1-12)

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».


Commento alle letture

Una festa per ricordare tutti i santi si celebrava in Oriente già nel IV secolo in date diverse. A Roma giunge verso il V e VI secolo. Un contributo significativo fu l'intervento di papa Bonifacio IV (608-615), che si fece donare dall'imperatore Foca il tempio pagano del Pantheon, dedicandolo come chiesa cristiana in onore della Madonna e di tutti i martiri. Un altro momento per fissare la data del 1° novembre fu la costruzione in san Pietro, per decisione del papa Gregorio III (731-741), di una cappella in onore di tutti i santi. Questa solennità celebra l'assemblea festosa dei salvati, che, frutto del mistero pasquale, glorifica in eterno il nome del Signore.

È costituita da una moltitudine immensa di ogni nazione, razza, popolo e lingua, in essa annoveriamo i martiri della Chiesa primitiva. Verso di essa affrettiamo nella speranza il nostro cammino, lieti per la sorte gloriosa di questi membri eletti della Chiesa, nostri amici e modelli, che si rallegrano, beati per la piena figliolanza divina raggiunta. Per ravvivare la nostra attesa di passare da questa mensa eucaristica al banchetto del cielo.

2 NOVEMBRE: COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI

La morte del cristiano non è un momento estraneo al resto dell'esistenza. Si tratta dell'incontro definitivo con Cristo, preceduto da molti altri incontri che sono avvenuti nel segreto della coscienza o nelle scelte di vita.
Con la Chiesa ricordiamo oggi le nostre sorelle e i nostri fratelli che "si sono addormentati nella fede". Quando una persona cara ci lascia, ci torno alla mente la domanda angosciante e provocatoria: "Dov'è ora? Chi ce lo può dire?"
In Cristo Risorto dai morti abbiamo la risposta che illumina, rassicura, conforta. La commemorazione dei fedeli defunti esprime la fede della Chiesa nella vita eterna.


PELLEGRINAGGI 2013: ROMA E TURCHIA

La parrocchia nell'Anno della Fede indetto da papa Benedetto XVI si recherà a Roma e in Turchia nei primi luoghi dove è arrivata la Parola della Salvezza annunciata da Paolo e i primi discepoli.
Per leggere il programma completo del viaggio in TURCHIA cliccate qui oppure andate nella sezione del sito "pellegrinaggi".
Per leggere il programma completo del viaggio in ROMA cliccate qui (ISCRIZIONI ENTRO E NON OLTRE DOMENICA 4 NOVEMBRE)




-Trentesima domenica del tempo ordinario

Sassari
27/10/2012


+ XXXa DOMENICA T. ORDINARIO +

«CHE COSA VUOI CHE IO FACCIA PER TE?»

Marco 10,51
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 10,46-52)

In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.


Commento alle letture

Oggi incontriamo nel Vangelo un povero cieco, Bartimeo, che supplica: «Abbi pietà di me! Fa' che io veda!». La risposta di Gesù è immediata ed esauriente, anzi va più in là della richiesta perché dice: «Va', la tua fede ti ha salvato! ». Quello che Gesù apprezza e loda è la fede umile e perseverante del povero cieco che gli offre l'occasione di dargli non solo la guarigione degli occhi, ma anche la salvezza totale che lui viene a portare nel mondo. Il dono della vista è un segno di tale salvezza.

L'invocazione: «Signore, che io veda di nuovo!», è oggi l'invocazione della Chiesa intera, che chiede di rispondere al suo disegno, la voce di ognuno che attende di essere illuminato per conoscere le vie del Signore, per seguirlo con la fedeltà del discepolo. La prima lettura e il salmo responsoriale acclamano al Signore l'esultanza dei salvati dall'opera del Messia, mentre il brano della lettera agli Ebrei proclama il Cristo "sommo sacerdote", dichiarato tale dal Padre. Come il cieco ripetiamo la nostra supplica che sale al Padre in Cristo sacerdote e giusto e compassionevole, luce ai ciechi e gioia ai tribolati.

AVVISI MESE DI OTTOBRE

Devono presentarsi in parrocchia ENTRO IL MESE DI OTTOBRE le seguenti persone:

- FIDANZATI che intendono contrarre il Sacro Matrimonio Cristiano nel prossimo anno;
- ADULTI CHE INTENDONO RICEVERE SACRAMENTI per iniziare la dovuta formazione.

Continuiamo a sostenere i BAMBINI NELLE MISSIONI CON LE ADOZIONI A DISTANZA (ALBANIA, INDIA) e la CARITAS PARROCCHIALE nell'assistenza delle famiglie bisognose della parrocchia.



PELLEGRINAGGI 2013: ROMA E TURCHIA

La parrocchia nell'Anno della Fede indetto da papa Benedetto XVI si recherà a Roma e in Turchia nei primi luoghi dove è arrivata la Parola della Salvezza annunciata da Paolo e i primi discepoli.
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-Ventinovesima domenica del tempo ordinario

Sassari
21/10/2012


+ XXIXa DOMENICA T. ORDINARIO +

+ 86a GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE +

«CHI VUOLE DIVENTARE GRANDE TRA VOI SARA' VOSTRO SERVITORE, E CHI VUOLE ESSERE IL PRIMO TRA VOI SARA' SCHIAVO DI TUTTI»

Marco 10,44
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 10,35-45)

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».


Commento alle letture

Gli Apostoli Giacomo e Giovanni, come un po' tutti, miravano ad avere un posto eminente nel Regno che Gesù avrebbe stabilito. La loro domanda Gesù non la accoglie, anzi la capovolge: "chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore". Il modello a cui ispirarci come cristiani è lui, il Cristo venuto "a dare la propria vita in riscatto per molti". La tradizione cristiana riconosce nel servo descritto da Isaia una prefigurazione di Gesù sofferente che ristabilisce l'umanità nella comunione con Dio, come preannuncia con grande forza sulla strada di Emmaus: "non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?".

Al suo seguito, attraversando prove e difficoltà ci accostiamo con piena fiducia al trono della grazia che il Cristo assiso alla destra del Padre ci ha preparato. L'Eucaristia che celebriamo è un invito a sedere alla tavola del regno, condividere il calice della divina volontà e a partecipare pienamente alla morte redentrice di Cristo percorrendo vie di condivisione, di servizio generoso, di dedizione senza riserve.

DOMENICA 21 OTTOBRE: 86a GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE

La natura missionaria della Chiesa, nel suo essere e nel suo operare, impegna tutti i cristiani, "chiamati a far risplendere la Parola di Verità", come dice Benedetto XVI nel suo messaggio per la Giornata Missionaria, presentando l'impegno missionario anzitutto nella connotazione di uno splendore: lo splendore della Verità. La Parola di Dio è Verità (Cfr Gv 17,17), è luce sul nostro cammino (Cfr Sal 119,105): noi siamo chiamati a far risplendere questa luce nel cuore degli uomini, a sostenere i missionari in terre lontane e ad essere noi stessi missionari nel nostro ambiente. Così noi riscopriamo la gioia del credere e l'entusiasmo di comunicare la fede con la nostra testimonianza cristiana. Poiché il nostro mondo è in continuo cambiamento, sono necessarie oggi «modalità rinnovate per poter comunicare efficacemente la Parola di Dio».
Se sapremo leggere la storia attuale scoprendovi le profonde aspirazioni e istanze dell'uomo d'oggi, potremo infondere nel cuore di questa storia tormentata il messaggio cristiano, la "gioiosa notizia" dell'Amore di Dio che si rivela nella presenza salvifica di Cristo. Cristo è venuto a salvare tutti gli uomini e tutto l'uomo nelle sue molteplici dimensioni costitutive. Per questo motivo l'evangelizzazione non è mai disgiunta dalla promozione umana. «La fede si trasforma in carità».


22 OTTOBRE: FESTA DEL BEATO GIOVANNI PAOLO II



La parrocchia si riunisce in preghiera con la S. Messa delle ore 18:00 celebrata da P. Ilario, sacerdote missionario del P.I.M.E. e alle 20:30 con una Veglia di Preghiera animata dal Gruppo Giovani alla quale segue una fiaccolata alla statua del beato che è stata benedetta due domeniche fa.


AVVISI MESE DI OTTOBRE

Devono presentarsi in parrocchia ENTRO IL MESE DI OTTOBRE le seguenti persone:

- FIDANZATI che intendono contrarre il Sacro Matrimonio Cristiano nel prossimo anno;
- ADULTI CHE INTENDONO RICEVERE SACRAMENTI per iniziare la dovuta formazione.

Continuiamo a sostenere i BAMBINI NELLE MISSIONI CON LE ADOZIONI A DISTANZA (ALBANIA, INDIA) e la CARITAS PARROCCHIALE nell'assistenza delle famiglie bisognose della parrocchia.



PELLEGRINAGGI 2013: ROMA E TURCHIA

La parrocchia nell'Anno della Fede indetto da papa Benedetto XVI si recherà a Roma e in Turchia nei primi luoghi dove è arrivata la Parola della Salvezza annunciata da Paolo e i primi discepoli.
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-Ventottesima domenica tempo ordinario

Sassari
13/10/2012


+ XXVIIIa DOMENICA T. ORDINARIO +

«MAESTRO BUONO, CHE COSA DEVO FARE PER AVERE IN EREDITA' LA VITA ETERNA?»

Marco 10,17
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 10,17-30)

In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre"». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni. Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio». Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».


Commento alle letture

Vivere da saggi e non da incoscienti! È quanto ci dice la liturgia di questa domenica. La Chiesa ci esorta alla riflessione per far sì che la nostra vita abbia una buona riuscita. Il denaro, la gloria, il desiderio di sicurezza spingono gli uomini ad attaccarsi alle ricchezze. Ma ben presto si scopre la vanità delle illusioni racchiuse nei beni di questo mondo. Nel brano della Sapienza troviamo il canto di ringraziamento di un credente, la cui preghiera è stata esaudita. Dio gli ha accordato il dono della sapienza, cioè l'apertura della mente e del cuore al mistero di Dio. Un dono che preferisce alla ricchezza, alla potenza e alla gloria.

L'autore della Lettera agli Ebrei insiste sulla forza della Parola di Dio, capace di rivelare e mettere a nudo i pensieri e i comportamenti dell'uomo. Una vera e propria contestazione destinata a illuminare e far cambiare strada. Questa parola vivente è Cristo, il Verbo di Dio! Un giovane ricco chiede a Gesù di indicargli la via per avere la vita eterna. La risposta del Maestro è illuminante anche per i discepoli: essere sapienti vuol dire mettersi alla scuola del Figlio di Dio.

ANNO DELLA FEDE 2012/13

Per comprendere perché Benedetto XVI ha indetto un Anno della Fede è necessario vedere questa celebrazione sullo sfondo di altri avvenimenti assai significativi nella vita della Chiesa: il Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione, che inizia il 7 ottobre, il 50° anniversario di apertura del Concilio Vaticano II (1962) e il 20° anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (1992).
Il filo rosso che attraversa tutti questi avvenimenti è il desiderio perenne della Chiesa di rinnovare l'impegno dei credenti che, nel confessare la propria fede in Gesù Cristo, autore e perfezionatore della fede stessa (Ebrei 11,40), «sono infatti chiamati a far risplendere la parola di verità che il Signore Gesù ci ha lasciato » (Porta Fidei, n. 6). L'Anno della Fede avrà inizio l'11 ottobre 2012 e terminerà il 24 novembre 2013 con la solennità di Cristo Re. Benedetto XVI, ricordando l'Anno di Fede voluto da Paolo VI nel 1967 come "conseguenza ed esigenza postconciliare", fa propri i sentimenti del suo venerato predecessore che ha visto quell'anno come un'occasione propizia per tutta la Chiesa di poter riprendere, sia a livello individuale che comunitario, «esatta coscienza della sua fede, per ravvivarla, per purificarla, per confermarla, per confessarla».


AVVISI MESE DI OTTOBRE

Devono presentarsi in parrocchia ENTRO IL MESE DI OTTOBRE le seguenti persone:

- FIDANZATI che intendono contrarre il Sacro Matrimonio Cristiano nel prossimo anno;
- ADULTI CHE INTENDONO RICEVERE SACRAMENTI per iniziare la dovuta formazione.

Continuiamo a sostenere i BAMBINI NELLE MISSIONI CON LE ADOZIONI A DISTANZA (ALBANIA, INDIA) e la CARITAS PARROCCHIALE nell'assistenza delle famiglie bisognose della parrocchia.



PELLEGRINAGGI 2013: ROMA E TURCHIA

La parrocchia nell'Anno della Fede indetto da papa Benedetto XVI si recherà a Roma e in Turchia nei primi luoghi dove è arrivata la Parola della Salvezza annunciata da Paolo e i primi discepoli.
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-Ventisettesima domenica del tempo ordinario

Sassari
06/10/2012


+ XXVIIa DOMENICA T. ORDINARIO +

«L'UOMO NON DIVIDA QUELLO CHE DIO HA CONGIUNTO»

Marco 10,9
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 10,2-16)

In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.


Commento alle letture

La Parola di Dio ci riporta al principio dell'esistenza umana. Tutte le letture pongono la medesima domanda: dove sono le mie radici? La I Lettura mostra la relazione originaria dell'uomo e della donna. Tutti gli esseri viventi aiutano l'uomo, ma solo con la donna egli può raggiungere la pienezza della felicità e la completezza perché essa è dono del Signore. Essi divengono collaboratori del Creatore dando vita a nuove creature. A ragione il Salmo 127/128 narra la vita del giusto. Egli cammina nelle vie del Signore con il lavoro delle proprie mani e nell'amore fecondo con la propria sposa. Nel Vangelo, i farisei tendono un tranello a Gesù: vorrebbero obbligarlo a schierarsi tra i "qualunquisti-libertini" o tra i "rigidi-osservanti".

Egli, il Figlio di Dio, colui per mezzo del quale tutto è stato creato, invita a ritornare al progetto originario del Padre. Le radici della relazione tra uomo e donna sono fondate sulla tenerezza del cuore e sul rispetto: così Dio le ha create. Quando la durezza del cuore si fa spazio, il veleno dell'egoismo rompe questa divina comunione. La II Lettura ricorda che la nostra origine è in Lui, Gesù può far ritornare all'amore vero.

ANNO DELLA FEDE 2012/13

Per comprendere perché Benedetto XVI ha indetto un Anno della Fede è necessario vedere questa celebrazione sullo sfondo di altri avvenimenti assai significativi nella vita della Chiesa: il Sinodo dei Vescovi sulla Nuova Evangelizzazione, che inizia il 7 ottobre, il 50° anniversario di apertura del Concilio Vaticano II (1962) e il 20° anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica (1992).
Il filo rosso che attraversa tutti questi avvenimenti è il desiderio perenne della Chiesa di rinnovare l'impegno dei credenti che, nel confessare la propria fede in Gesù Cristo, autore e perfezionatore della fede stessa (Ebrei 11,40), «sono infatti chiamati a far risplendere la parola di verità che il Signore Gesù ci ha lasciato » (Porta Fidei, n. 6). L'Anno della Fede avrà inizio l'11 ottobre 2012 e terminerà il 24 novembre 2013 con la solennità di Cristo Re. Benedetto XVI, ricordando l'Anno di Fede voluto da Paolo VI nel 1967 come "conseguenza ed esigenza postconciliare", fa propri i sentimenti del suo venerato predecessore che ha visto quell'anno come un'occasione propizia per tutta la Chiesa di poter riprendere, sia a livello individuale che comunitario, «esatta coscienza della sua fede, per ravvivarla, per purificarla, per confermarla, per confessarla».


APOSTOLATO DELLA PREGHIERA: INTENZIONI DEL MESE DI OTTOBRE

+ GENERALE: per lo sviluppo e il progresso della Nuova Evangelizzazione nei Paesi di antica cristianità;

+ MISSIONARIA: perché la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale sia l'occasione di un rinnovato impegno di evangelizzazione;

+ DEI VESCOVI: la Vergine Maria sia accolta nelle nostre famiglie come l'accolse il discepolo prediletto e ci aiuti ad essere fedeli al suo Figlio Gesù;

+ MARIANA: Maria ci insegni a stimare e ad amare la preghiera del Rosario.



AVVISI MESE DI OTTOBRE

Devono presentarsi in parrocchia ENTRO IL MESE DI OTTOBRE le seguenti persone:

- FIDANZATI che intendono contrarre il Sacro Matrimonio Cristiano nel prossimo anno;
- ADULTI CHE INTENDONO RICEVERE SACRAMENTI per iniziare la dovuta formazione.

Continuiamo a sostenere i BAMBINI NELLE MISSIONI CON LE ADOZIONI A DISTANZA (ALBANIA, INDIA) e la CARITAS PARROCCHIALE nell'assistenza delle famiglie bisognose della parrocchia.



PELLEGRINAGGI 2013: ROMA E TURCHIA

La parrocchia nell'Anno della Fede indetto da papa Benedetto XVI si recherà a Roma e in Turchia nei primi luoghi dove è arrivata la Parola della Salvezza annunciata da Paolo e i primi discepoli.
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