«MOLTE COSE HO ANCORA DA DIRVI, MA PER IL MOMENTO NON SIETE CAPACI DI PORTARNE IL PESO»
Giovanni 16,12
IL MISTERO DELLA SS. TRINITA'
Il nostro Credo domenicale ha una storia che risale agli inizi del IV secolo. Ario, prete di Alessandria, sosteneva che il Figlio, seconda persona della Trinità, era un Dio inferiore al Padre, perché da questi generato. La Chiesa ha reagito contro questa dottrina contraria alla rivelazione; e lo dimostrano le voci dei grandi Padri di quel secolo. Atanasio di Alessandria, ha sofferto molti anni di esilio, a causa di imperatori di fede ariana. Lo stesso accadde ad Eusebio di Vercelli, Ilario di Poitiers. I celebri Padri della Cappadocia, Basilio, Gregorio di Nazianzo e Gregorio di Nissa, si sono impegnati con coraggio nella lotta contro gli eretici e le autorità che li sostenevano; e alla fine sono stati determinanti nel far trionfare la fede cattolica.
La prima reazione ufficiale della Chiesa è stato il concilio di Nicea (325), essendo papa Silvestro I e imperatore Costantino. Il concilio ha emanato una dichiarazione di fede che insegna come il Figlio, in quanto generato dal Padre, è Dio come il Padre, ed eterna è la sua generazione. Infatti è nell’ordine delle cose che colui che è generato abbia la stessa natura di chi lo genera. Lo sottolinea San Basilio polemizzando con gli ariani: «Ho detto: "Fu generato", non per affermare che l’Unigenito fu generato nel tempo. La tua mente non cammini nel vuoto, pensando all’esistenza di secoli anteriori al Figlio».
Nel 381, il I° concilio di Costantinopoli, ha redatto quella formula che recitiamo noi, detta "Credo Niceno-Costantinopolitano". In esso professiamo anche la divinità dello Spirito Santo il quale, dichiara Gregorio Nazianzeno, «in quanto procede dal Padre, non è una creatura; in quanto non è generato, non è il Figlio; in quanto intermediario tra l’ingenerato e il generato, è Dio». Questa è la fede trasmessaci dai Padri.
SABATO 29 E DOMENICA 30 NON SI CELEBRA LA S. MESSA DELLE 18
SABATO 29 IN OCCASIONE DELL'AMMINISTRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA CONFERMAZIONE CELEBRATO DALL'ARCIVESCOVO MONS. ATZEI, NON SI CELEBRA LA S. MESSA DELLE 18.
DOMENICA 30 IN OCCASIONE DELLA FESTA DEL VOTO DELLA CITTA' DI SASSARI ALLA B.V. DELLE GRAZIE, NON SI CELEBRA IN PARROCCHIA LA S. MESSA DELLE 18 (APPUNTAMENTO IN CATTEDRALE).
GIOVEDI' 3 GIUGNO - S. MESSA COI TRAPIANTATI E I DONATORI DI ORGANI
Sarà celebrata in parrocchia la S. Messa alle ore 19:00 per i trapiantati e i donatori di organi e gli operatori medico-sanitari
«LO SPIRITO SANTO CHE IL PADRE MANDERA' NEL MIO NOME, LUI VI INSEGNERA' OGNI COSA»
Giovanni 14,26
SEQUENZA ALLO SPIRITO
Vieni, Santo Spirito, / manda a noi dal cielo / un raggio della tua luce. / Vieni, padre dei poveri, / vieni, datore dei doni, / vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto, / ospite dolce dell'anima, / dolcissimo sollievo. / Nella fatica, riposo, / nella calura, riparo, / nel pianto conforto.
O luce beatissima, / invadi nell'intimo / il cuore dei tuoi fedeli. / Senza la tua forza, / nulla è nell'uomo, / nulla senza colpa.
Lava ciò che è sordido, / bagna ciò che è arido, / sana ciò che sanguina. / Piega ciò che è rigido, / scalda ciò che è gelido, / drizza ciò che è sviato.
Dona ai tuoi fedeli, / che solo in te confidano, / i tuoi santi doni. / Dona virtù e premio, / dona morte santa, / dona gioia eterna.
«NEL SUO NOME SARANNO PREDICATI A TUTTI I POPOLI LA CONVERSIONE E IL PERDONO DEI PECCATI»
Luca 24,47
44a GIORNATA MONDIALE DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI
IL SACERDOTE E LA PASTORALE I nuovi media al servizio della Parola
Diceva il noto teologo Karl Barth che il buon predicatore odierno deve tenere in una mano la Bibbia e nell’altra il giornale. Questa duplice attenzione ad un passato fondante e ad un presente incalzante è anche il tema che caratterizza la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebra oggi. La cosa alquanto inusuale è che, come Karl Barth, papa Benedetto quest’anno non si rivolge ai professionisti della comunicazione ma ai sacerdoti e agli operatori pastorali. Questo perché la Chiesa universale sta vivendo l’Anno Sacerdotale ed è ancora viva la risonanza del Sinodo sulla Parola di Dio.
La nuova cultura digitale offre ai preti e agli operatori pastorali una grande ricchezza di dati e contenuti che prima erano di difficile accesso. Con le sue reti telematiche – fatte di testi, ipertesti, suoni e immagini – facilita forme di collaborazione, di crescita e di comunione impensabili nel passato.
Da una recente ricerca, commissionata dall’Associazione webmaster cattolici italiani all’Università di Perugia, si apprende che in Italia l’85,7% delle parrocchie ha uno o più computer e il 70% ha una connessione Internet. E, se la quasi totalità dei sacerdoti usa Internet soprattutto per ricercare materiale pastorale, molti (67,6%) usano la rete per svolgere attività pastorali e di catechesi.
Tuttavia, se da un lato l’accesso ai nuovi media sembra ormai un dato acquisito, dall’altro manca ancora l’operatore pastorale preparato che sa indicare la strada da percorrere per trasformare gli strumenti digitali in aiuti efficaci per l’evangelizzazione. Competenza professionale e spirito apostolico restano i due poli ai quali il sacerdote deve guardare per inserire efficacemente la sua voce tra le mille altre voci presenti nell’arena mediale.
«NON SIA TURBATO IL VOSTRO CUORE E NON ABBIA TIMORE»
Giovanni 14,27
"GIOchi A...??" SABATO 15 MAGGIO ORE 15:00 - CAMPETTO S. PIO X
Il Gruppo Giovanissimi organizza la prima giornata dedicata all'undicesimo comandamento: LA GIOIA!!
Sono invitati tutti i ragazzi delle medie. "Cristo ha bisogno della vostra giovinezza e del vostro entusiasmo per far echeggiare il suo annuncio di Gioia nel nuovo millennio!!" (Giovanni Paolo II)
«COME IO HO AMATO VOI, COSI' AMATEVI ANCHE VOI GLI UNI GLI ALTRI»
Giovanni 13,34
IL SIGNIFICATO DEL PRIMO INCONTRO CON GESU'
La Prima Comunione, da sempre è un sacramento atteso, curato, preparato dai piccoli e dagli adulti, ma sempre più con sfaccettature, prospettive diverse. Da una parte abbiamo i protagonisti che sono i ragazzi pieni di stupore, in attesa per completare quella parte della Messa che li esclude dai compagni o dal resto dell’assemblea; dall’altra abbiamo i genitori, in parte consapevoli del valore del sacramento e in parte ansiosi di sbrigare una faccenda quasi burocratica; infine abbiamo i catechisti, i sacerdoti e la comunità che fanno da accompagnatori.
Cos’è veramente la Comunione? Innanzitutto è un sacramento, è l’incontro con Gesù nel pane e nel vino, corpo e sangue versato per noi; è quel sacramento che dovrebbe rivoluzionare la nostra vita, la nostra settimana, le nostre giornate; quel sacramento che ci rende cristiani nuovi e che ci permette di entrare in Chiesa per amare Dio e uscire per amare gli uomini. Non è facile farlo comprendere ai piccoli, ma ancor più alle famiglie, ma ciò è necessario per vivere il vero significato di questo sacramento.
Una preparazione che ogni anno deve coinvolgere tutta la comunità, nella gioiosa attesa di quell’incontro personale con Gesù, che ci pone di fronte le nostre fragilità e i nostri pregi; la bellezza di saper ringraziare e soprattutto perdonare.
La preparazione è una componente fondamentale, la chiave perché la Prima Comunione non sia la fine di una tappa cristiana, ma l’inizio di una nuova.
Archivio 2010
Di seguito trovate tutte le notizie divise per mesi.