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 Notizie - SETTEMBRE 2009

In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
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-  XXVIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
26/09/2009


XXVIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO
«CHI NON E' CONTRO DI NOI E' PER NOI»

Marco 9,40
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 9,38-43.45.47-48)

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».


Lo Spirito di Dio non è schiavo dei progetti e dei pregiudizi dell'uomo; egli non conosce né barriere né condizionamenti; siamo noi che dobbiamo riconoscerlo là dove egli agisce. L'uomo diventa intollerante quando teme che qualcuno possa sottrargli il monopolio della verità e dell'autorità. E questo perché non è del tutto sicuro di se stesso; non è interiormente libero (Prima Lettura - Is 50,5-9).

Per Gesù (Vangelo), questa libertà interiore, e, capace di apprezzare il bene ovunque si trovi, non va confusa con un relativismo deteriore. Egli prende come termine di paragone ciò che più vale nella considerazione dell'uomo: lui stesso, la sua mano, il suo piede, il suo occhio. Scandalizzare è da intendere come ostacolo alla vita di fede. Di fronte a questo pericolo l'uomo deve essere disposto a qualsiasi rinuncia pur di salvare la fede. Tutto il resto senza fede diventerebbe insignificante. San Giacomo (Seconda Lettura - Gc 2,14-18) ci invita ad essere radicali nella fede, ascoltando Dio che ci parla. La sua Parola è talvolta tagliente. Ed è in queste circostanze che il Signore ci interpella con più forza, affinché abbiamo il coraggio e la forza di fare le scelte fondamentali della nostra vita.

DOMENICA 4 OTTOBRE INIZIA L'ANNO SOCIO-PASTORALE PARROCCHIALE

Domenica 4 ottobre inizia solennemente alla 10:00 il nuovo Anno sociale e pastorale della nostra parrocchia con la celebrazione della Santa Messa alla quale partecipano tutti i gruppi e gli organismi che fanno parte della comunità.




-  XXVa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
19/09/2009


XXVa DOMENICA TEMPO ORDINARIO
«SE UNO VUOL ESSERE IL PRIMO, SIA L'ULIMO DI TUTTI E IL SERVITORE DI TUTTI»

Marco 9,35
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 9,30-37)

In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».


La Prima lettura, tratta dal libro della Sapienza, ci fa ascoltare i pensieri di un persecutore, anzi di una collettivitàdi persecutori: «Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo». Non si tratta di odio gratuito, ma di odio interessato: il giusto è odiato per la sua giustizia. La giustizia dàfastidio e deve essere tolta di mezzo. I persecutori sono pure atei, dato che sono sicuri che Dio non farànulla per difendere il giusto: ateo non è (solo) chi pensa che Dio non esiste, ma anche chi pensa che è impotente o indifferente.

Il brano evangelico propone una profezia di Gesù ai discepoli sulla sua prossima morte e resurrezione. Perché Gesù è stato messo in croce? Per farlo tacere? Anche, ma non solo. Le sue critiche davano fastidio, ma forse meno della sua testimonianza. Più che un critico, Gesù è stato un testimone. Ha proclamato beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, e lui stesso ha vissuto di questa fame e di questa sete, e la comunicava. Invitava a cercare il regno di Dio e la sua giustizia, e faceva vedere nella sua persona che cosa è la giustizia. Tutto il mondo sopporta, ma non la testimonianza della giustizia.

TRIDUO IN PREPARAZIONE ALLA FESTA DI SAN PIO DA PIETRELCINA

Da domenica 20 a martedì 22 settembre si celebreràil triduo in preparazione alla Festa liturgica di San Pio da Pietrelcina.
Gli appuntamenti principali che accompagneranno le SS. Messe saranno l'Adorazione Eucaristica, il Santo Rosario e la Via Crucis.

MERCOLEDI' 23 SETTEMBRE - FESTA DI PADRE PIO:
- S. MESSA SOLENNE ore 17:00
- PROCESSIONE PER IL QUARTIERE.
Itinerario della processione: Chiesa - via Era - via Lenci - via Meridda - via Bruno - via Medaglie d'Oro - via Camboni - Chiesa


COMINCIAMO A PENSARE AI GRUPPI

Con l'arrivo del mese di settembre è bene cominciare alla partecipazione ai Gruppi parrocchiali, in particolare:
- CATECHISTI: per l'insegnamento del Catechismo ai bambini e ragazzi che si avvicinano alla conoscenza di Gesù;
- ORATORIO: per la cura del campetto sportivo e per le altre attivitàoratoriali;
- CORO PARROCCHIALE: si cercano voci maschili e femminili e anche strumentisti.




-  XXIVa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
12/09/2009


XXIVa DOMENICA TEMPO ORDINARIO
«TU SEI IL CRISTO»

Marco 8,29
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 8,27-35)

In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini». Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderàla propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà».


Siamo nel cuore del Vangelo di Marco, momento rivelativo della persona di Gesù: «La gente, chi dice che io sia?». Dopo aver compiuto miracoli e predicato il regno di Dio, quale consapevolezza di lui? Incarneràl’ansia per la veritàe la giustizia del Battista, o l’annuncio del giudizio proclamato da Elia, o semplicemente un profeta segno di speranza per tutti i poveri? Saràla confessione di fede pronunciata da Pietro: «Tu sei il Cristo», a far risuonare il vero volto di Gesù. Ma quale Messia? Ecco il vero volto del Cristo: l’obbedienza al Padre, la via della croce e della morte, come segno del dono totale di sé, dove il Figlio dell’uomo si riveleràcome Figlio di Dio.

«Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta». L’opera di Dio è il volto umiliato, povero e sofferente di Gesù, che saràtrasfigurato nella luce del Cristo. L’opera di Dio è il volto della comunitàecclesiale, che fedele alla Parola e all’Eucaristia, dovràfuggire la tentazione del potere, delle divisioni: scegliere la via della donazione, del sacrificio e camminare nella costante legge dell’amore.

COMINCIAMO A PENSARE AI GRUPPI

Con l'arrivo del mese di settembre è bene cominciare alla partecipazione ai Gruppi parrocchiali, in particolare:
- CATECHISTI: per l'insegnamento del Catechismo ai bambini e ragazzi che si avvicinano alla conoscenza di Gesù;
- ORATORIO: per la cura del campetto sportivo e per le altre attivitàoratoriali;
- CORO PARROCCHIALE: si cercano voci maschili e femminili e anche strumentisti.




-  XXIIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO

Sassari
05/09/2009


XXIIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO
«HA FATTO BENE OGNI COSA: FA UDIRE I SORDI E FA PARLARE I MUTI!»

Marco 7,37
    

+ VANGELO SECONDO MARCO (Mc 7,31-37)

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».


Effatà, "apriti"! È l’ordine con cui Gesù si rivolge all’uomo dalle orecchie e dalla labbra chiuse. È l’opera di Dio che continua a salvare l’uomo, perché sia risanato e guarito. Per questo Gesù compie i miracoli perché l’uomo possa ascoltare e cantare la gioia della vita. È il grande messaggio del "secondo Isaia" che raccolto dall’evangelista Marco, in questa odierna liturgia, ci consegna in quell’imperativo, la forza e l’efficacia della parola di Gesù nella vita del sordomuto. Un’azione che avviene nel silenzio "in disparte, lontano dalla folla", in un atteggiamento orante, con una gestualitàsignificativa che esprime la volontàdivina di liberare l’uomo dal male, trasfigurando ogni sofferenza e povertà.

Il Cristo si manifesta come il Messia che ridona all’uomo la capacitàdi comunicare. La fede ricevuta nel battesimo, i sacramenti celebrati, mettono l’uomo in condizione di comunicare con il linguaggio dell’amore e della lode. È così che infrangendo le leggi del mutismo e della sordità, segni di coloro che non sono stati toccati dalla Parola di Gesù, che la comunitàecclesiale dovràcontinuare a dire a se stessa e ad ognuno "apriti!".

CHIESA CATTOLICA E ISLAM

Cristiani e musulmani sono chiamati ad una testimonianza comune. Centralitàdella persona e dignitàdi ogni essere umano, rispetto per la vita, condanna della violenza e degli atti terroristici compiuti in nome della religione è in parte il contenuto della dichiarazione firmata al termine del primo seminario del Forum cattolico-musulmano tenutosi a Roma dal 4 al 6 novembre 2008. Il Forum composto dal Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso e da rappresentanti dei 138 leaders musulmani firmatari della lettera aperta ai leaders cristiani del 13 ottobre 2007 ha assunto come tema: «Amore di Dio e amore del prossimo: la dignitàdella persona umana ed il rispetto reciproco».
Nella tradizione cristiana Dio è Amore (Cfr 1Gv 4,16), una verità"fondante" evidenziata nella prima enciclica di Papa Benedetto XVI Deus Caritas est. «Anche la tradizione musulmana è piuttosto chiara nell’incoraggiare l’impegno pratico a servire i più bisognosi», sono le parole del Pontefice all’udienza dei partecipanti al Forum. Gli "adoratori dell’unico Dio" devono «lavorare insieme per le vittime delle malattie, della fame, della povertà, dell’ingiustizia e della violenza». All’undicesimo Colloquio cattolico-musulmano sui leaders religiosi nei tempi di crisi del 15 e 16 dicembre 2008 a Roma la delegazione vaticana guidata dal cardinale Jean-Luis Tauran e la delegazione musulmana guidata da Ibrahim Rabu, capo dipartimento del World Islamic Call Society hanno rimarcato il ruolo religioso, ma anche culturale e sociale dei leaders.


COMINCIAMO A PENSARE AI GRUPPI

Con l'arrivo del mese di settembre è bene cominciare alla partecipazione ai Gruppi parrocchiali, in particolare:
- CATECHISTI: per l'insegnamento del Catechismo ai bambini e ragazzi che si avvicinano alla conoscenza di Gesù;
- ORATORIO: per la cura del campetto sportivo e per le altre attivitàoratoriali;
- CORO PARROCCHIALE: si cercano voci maschili e femminili e anche strumentisti.


ORARI DELLE SS. MESSE INVERNALI

Dal primo settembre cambiano gli orari delle SS. Messe festive e feriali secondo questi orari:
- GIORNI FERIALI: 08:30 - 18:00
- GIORNI FESTIVI: 08:30 - 10:00 - 18:00





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