Notizie -
NOVEMBRE
2008
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In questa sezione sono elencat tutte le news mensili relative alla parrocchia e al sito.
Dal menù a destra selezioni il mese che vuoi vedere.
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- Ia DOMENICA DI AVVENTO | Sassari 30/11/2008 |
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Ia DOMENICA DI AVVENTO
«VEGLIATE DUNQUE: VOI NON SAPETE QUANDO IL PADRONE DI CASA RITORNERA’»
Marco 13,35
VANGELO SECONDO MARCO (Mc 13,33-37)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Fin dall’antichità la Chiesa ha celebrato la venuta del Signore. Da questa certezza è scaturito il Tempo di Avvento, che determina l’inizio di un nuovo anno liturgico. Se il Signore viene, dobbiamo intensificare il nostro viaggio spirituale nel mistero di Gesù, luce del mondo.
In questa Ia Domenica di Avvento si parla della venuta del Signore verso l’uomo. È il tema della Prima Lettura (Is 63,16-17.19; 64,2-7), dove il profeta Isaia invoca il Signore: «Se tu squarciassi i cieli e scendessi!». Ma al movimento del Signore che viene, svelando il suo volto di «Padre e Redentore», l’evangelista Marco avverte che deve corrisponderne un secondo, quello dell’uomo verso il suo Signore.
Gli imperativi sono insistenti: «State attenti, vegliate, vigilate». La tensione deve essere forte, come quella del portinaio pronto ad aprire la porta quando tornerà il padrone di casa. Non sappiamo quando il Signore ritornerà; abbiamo però la certezza della fine dei tempi. E nel frattempo come dobbiamo comportarci? San Paolo (Seconda Lettura 1Cor 1,3-9) ci ricorda che abbiamo ricevuto ricchi doni: con le mani piene dei loro frutti, ci prepariamo, sereni ma operosi, per l’incontro finale con il Signore.
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RIPRENDONO I CENTRI D'ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO
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Da MERCOLEDI’ 26 (OGNI MERCOLEDI’) ALLE ORE 18:45 in cinque luoghi del quartiere si terranno i Centri d’Ascolto della Parola di Dio, appuntamenti importanti per preparaci spiritualmente al Santo Natale del Signore.
Dureranno tutto il periodo di Avvento e termineranno prima della Novena natalizia.
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- XXXIVa DOMENICA TEMPO ORDINARIO | Sassari 22/11/2008 |
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SOLENNITA’ CRISTO RE DELL’UNIVERSO
«VENITE, BENEDETTI DEL PADRE MIO, RICEVETE IN EREDITA' IL REGNO»
Matteo 25,34
VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 25,31-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me".
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato".
Anch’essi allora risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?". Allora egli risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me".
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Nella contemplazione dell’Agnello immolato, celebriamo la solennità di Cristo Re e ne esaltiamo l’universale dominio su uomini e nazioni. Il discorso sarebbe però incompleto se non evidenziasse la misericordia infinita di cui parlano Ezechiele (Prima Lettura Ez 34,11-12.15-17) e il Salmo responsoriale (Sal 22) nel presentarci il Buon Pastore che raduna le pecore disperse e cura quelle ferite, prima di condurle ai pascoli erbosi, dove la comunione con lui, risuscitato dai morti (Seconda Lettura 1Cor 15,20-26.28) è vita senza fine.
Si profila così la visione del Regno consegnato da Cristo al Padre dopo la sofferta vittoria sui nemici – il peccato e la morte – e la definitiva sottomissione di ogni cosa a Dio, dell’umanità soprattutto che, al termine dei percorsi e dei travagli della storia, si presenterà al cospetto del Re universale per essere da lui giudicata (Vangelo). L’inappellabile verdetto, pronunciato in base alla carità, segnerà la definitiva linea di demarcazione che assegnerà ai buoni "l’eredità" del Regno quale premio per la loro sollecitudine a vedere in ogni bisognoso la realtà del Risorto, mentre l’egoistica indifferenza dei cattivi verrà punita con la condanna al fuoco eterno.
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RIPRENDONO I CENTRI D'ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO
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Da MERCOLEDI’ 26 (OGNI MERCOLEDI’) ALLE ORE 18:45 in cinque luoghi del quartiere si terranno i Centri d’Ascolto della Parola di Dio, appuntamenti importanti per preparaci spiritualmente al Santo Natale del Signore.
Dureranno tutto il periodo di Avvento e termineranno prima della Novena natalizia.
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DOMENICA 30 NOVEMBRE - S. MESSA AL CIMITERO
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Tutto il mese di Novembre è dedicato alla preghiera per i fedeli defunti. In modo particolare, la nostra comunità parrochiale si radunerà domenica 30 novembre alle ore 15:00 al Cimitero comunale di Sassari per celebrare una S. Messa in suffragio di tutti i defunti.
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- XXXIIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO | Sassari 16/11/2008 |
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XXXIIIa DOMENICA TEMPO ORDINARIO
«SEI STATO FEDELE NEL POCO, TI DARO' POTERE SU MOLTO»
Matteo 25,14-30
VANGELO SECONDO MATTEO (Mt 25,14-30)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: "Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque". "Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: "Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due". "Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo".
Il padrone gli rispose: "Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti"».
La parabola dei talenti è una delle più note, tanto che la parola "talento", che di per sé indica una misura di peso, è diventata per noi sinonimo di ingegno e di capacità. La parabola di Gesù, tuttavia, non vuole tanto sottolineare che si tratta di "doni ricevuti", quanto piuttosto il dovere che ne deriva per chi li possiede, tanto più se è stata lunga la loro gestione. Non viene neppure valutato il loro rendimento, che potrebbe non dipendere dall’interessato, ma l’impegno, unico titolo richiesto per conseguire la ricompensa.
Il Regno di Dio è certo un dono, ma anche un compito per chi lo riceve. La mancanza di impegno da parte del servo "infingardo e fannullone" viene severamente punita come un atto delittuoso (Vangelo). Paolo anima i Tessalonicesi a impegnarsi nei doveri della vita cristiana, ricordando loro "il giorno del Signore", espressione che richiama la resa dei conti. Essere "figli della luce e figli del giorno" comporta non solo il dovere di operare, ma di operare il bene (Seconda Lettura - 1 Ts 5,1-6). L’Antico Testamento esalta la figura della "donna perfetta" che "lavora volentieri", meritando pubbliche lodi (Prima Lettura - Pro 31,10-13.19-20.30-31).
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RIPRENDE LA LECTIO DIVINA
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Da domenica 9 novembre riprende la Lectio Divina che quest'anno sarà tenuta dal diacono don Tonino Pintus la domenica alle ore 19:00.
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DOMENICA 30 NOVEMBRE - S. MESSA AL CIMITERO
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Tutto il mese di Novembre è dedicato alla preghiera per i fedeli defunti. In modo particolare, la nostra comunità parrochiale si radunerà domenica 30 novembre alle ore 15:00 al Cimitero comunale di Sassari per celebrare una S. Messa in suffragio di tutti i defunti.
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- FESTA DEDICAZIONE BASILICA LATERANENSE | Sassari 08/11/2008 |
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FESTA DEDICAZIONE BASILICA LATERANENSE
«FRATELLI, VOI SIETE EDIFICIO DI DIO»
1 Corinzi 3,9
VANGELO SECONDO GIOVANNI (Gv 2,13-22)
Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.
Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
La Basilica Lateranense fu costruita da Costantino durante il pontificato di Silvestro I (314-335). È la "cattedrale" della Chiesa di Roma, proprio là dove si trova la "cattedra" del successore di Pietro, punto sicuro di riferimento per l’unità della fede del mondo intero; di qui il suo titolo di «madre di tutte le Chiese». Evidentemente si tratta di un "segno", perché i cristiani sanno benissimo che Dio non è legato ad un particolare luogo.
Già Salomone si rendeva conto che non può essere contenuto in una casa Colui che neppure i Cieli riescono a contenere (I Lettura). Gesù richiama questa semplice verità della trascendenza divina alla donna samaritana che vuol essere rassicurata «sul luogo in cui bisogna adorare». Egli ha anche rivelato che la pienezza della divinità, che abita in lui, si rende visibile nel suo "Corpo", formato dai «veri adoratori che adorano Dio in spirito e verità» (Vangelo). Infatti, come si proclama nel Prefazio, «Dio ha voluto abitare là dove è raccolto il suo popolo in preghiera per far di noi il tempio dello Spirito Santo, in cui risplenda la santità dei tuoi figli». «Le pietre vive» impiegate per questa costruzione siamo proprio noi (II Lettura).
UN PO' DI STORIA DELLA BASILICA (da www.lachiesa.it)
Quando l’imperatore romano Costantino si convertì alla religione cristiana, verso il 312, donò al papa Milziade il palazzo del Laterano, che egli aveva fatto costruire sul Celio per sua moglie Fausta. Verso il 320, vi aggiunse una chiesa, la chiesa del Laterano, la prima, per data e per dignità, di tutte le chiese d’Occidente. Essa è ritenuta madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe.
Consacrata dal papa Silvestro il 9 novembre 324, col nome di basilica del Santo Salvatore, essa fu la prima chiesa in assoluto ad essere pubblicamente consacrata. Nel corso del XII secolo, per via del suo battistero, che è il più antico di Roma, fu dedicata a san Giovanni Battista; donde la sua corrente denominazione di basilica di San Giovanni in Laterano. Per più di dieci secoli, i papi ebbero la loro residenza nelle sue vicinanze e fra le sue mura si tennero duecentocinquanta concili, di cui cinque ecumenici. Semidistrutta dagli incendi, dalle guerre e dall’abbandono, venne ricostruita sotto il pontificato di Benedetto XIII e venne di nuovo consacrata nel 1726.
Basilica e cattedrale di Roma, la prima di tutte le chiese del mondo, essa è il primo segno esteriore e sensibile della vittoria della fede cristiana sul paganesimo occidentale. Durante l’era delle persecuzioni, che si estende ai primi tre secoli della storia della Chiesa, ogni manifestazione di fede si rivelava pericolosa e perciò i cristiani non potevano celebrare il loro Dio apertamente. Per tutti i cristiani reduci dalle "catacombe", la basilica del Laterano fu il luogo dove potevano finalmente adorare e celebrare pubblicamente Cristo Salvatore. Quell’edificio di pietre, costruito per onorare il Salvatore del mondo, era il simbolo della vittoria, fino ad allora nascosta, della testimonianza dei numerosi martiri. Segno tangibile del tempio spirituale che è il cuore del cristiano, esorta a rendere gloria a colui che si è fatto carne e che, morto e risorto, vive nell’eternità.
L’anniversario della sua dedicazione, celebrato originariamente solo a Roma, si commemora da tutte le comunità di rito romano.
Questa festa deve far sì che si rinnovi in noi l’amore e l’attaccamento a Cristo e alla sua Chiesa. Il mistero di Cristo, venuto "non per condannare il mondo, ma per salvare il mondo" (Gv 12,47), deve infiammare i nostri cuori, e la testimonianza delle nostre vite dedicate completamente al servizio del Signore e dei nostri fratelli potrà ricordare al mondo la forza dell’amore di Dio, meglio di quanto lo possa fare un edificio in pietra.
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RIPRENDE LA LECTIO DIVINA
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Da domenica 9 novembre riprende la Lectio Divina che quest'anno sarà tenuta dal diacono don Tonino Pintus la domenica alle ore 19:00.
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- COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI | Sassari 02/11/2008 |
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COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
«IO SONO L’ALFA E L’OMEGA, IL PRINCIPIO E LA FINE»
Apocalisse 21,6
LETTURA DALL’APOCALISSE (Ap 21,1-5.6-7)
Io, Giovanni, vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.
E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».
E Colui che sedeva sul trono disse:
«Ecco, io faccio nuove tutte le cose.
Io sono l’Alfa e l’Omèga,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete
io darò gratuitamente da bere
alla fonte dell’acqua della vita.
Chi sarà vincitore erediterà questi beni;
io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio».
La morte è per ogni creatura un enigma profondo e sconvolgente che destabilizza l’esistenza, la provoca e la confonde ogni volta che appare all’orizzonte. Oggi la Chiesa invita i suoi fedeli non solo a ricordare i defunti, ma anche a riflettere sul tema della morte perché ci ricordiamo che siamo mortali, che tutto passa e finisce, e nello stesso tempo per aprire i nostri occhi su ciò che la morte non può portare via: l’amore e la salvezza di Gesù.
L’amore vince la morte, ci annuncia il Vangelo. Così, lì dove c’è lutto e pianto si apre una fessura di speranza e la morte non è più solo la fine della vita, ma il confine con la vita eterna.
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DOMENICA 2 NOVEMBRE - COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI
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Ecco di seguito gli orari per la giornata della Commemorazione di tutti i fratelli e sorelle defunti:
- 08:30 S. MESSA in chiesa
- 10:00 S. MESSA in chiesa
- 11:30 S. MESSA in chiesa
- 15:30 S. MESSA al Cimitero di Sassari presieduta da S.E. Mons. Paolo Atzei, Arcivescovo di Sassari
NB: LA S. MESSA DELLE ORE 18:00 NON SI CELEBRERA PER DARE OPPORTUNITA AI FEDELI DI RECARSI I VISITA DAI DEFUNTI NEI CIMITERI.
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- SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI | Sassari 01/11/2008 |
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SOLENNITA’ DI TUTTI I SANTI
«BEATI I POVERI IN SPIRITO, PERCHE’ DI ESSI E’ IL REGNO DEI CIELI»
Matteo 5,3
IL VANGELO DELLA DOMENICA (Mt 5,1-12a)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Il Vangelo della liturgia odierna ci presenta le Beatitudini: esse sono la dichiarazione di una gioia possibile per chi crede.
Beato, in ebraico asher, vuol dire «felicità a te!». È la constatazione di una felicità in atto. «Felici quelli e solo quelli». Non è una semplice benedizione, che augura il bene, ma la constatazione di un bene già presente. Le Beatitudini sono una rivelazione: a chi sceglie di seguirlo Gesù rivela che può giocare il tutto per tutto su di Lui senza timore di perdersi.
La parte importante di ogni dichiarazione è proprio la seconda: non si è beati perché poveri, ma perché si possiede il Regno dei cieli.
Il significato delle Beatitudini non è «dovete essere poveri, miti, puri di cuore…», ma «potete esserlo!», perché scegliendo di seguire Gesù Cristo il cristiano può osare quello che per il mondo è inconcepibile. I santi sono coloro che fidandosi dell’annuncio del Regno di Dio hanno osato vivere con lo sguardo rivolto a Lui, sicuri di non perdersi in questa dedizione totale per il Regno.
Gesù rivolge queste parole a tutti i suoi discepoli. Nella professione di fede, anche oggi diremo «Credo la Chiesa una, santa…», nella comunione con tutti i nostri fratelli e sorelle, ciascuno di noi è chiamato ad essere un riflesso della santità di Dio.
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DOMENICA 2 NOVEMBRE - COMMEMORAZIONE DI TUTTI I DEFUNTI
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Ecco di seguito gli orari per la giornata della Commemorazione di tutti i fratelli e sorelle defunti:
- 08:30 S. MESSA in chiesa
- 10:00 S. MESSA in chiesa
- 11:30 S. MESSA in chiesa
- 15:30 S. MESSA al Cimitero di Sassari presieduta da S.E. Mons. Paolo Atzei, Arcivescovo di Sassari
NB: LA S. MESSA DELLE ORE 18:00 NON SI CELEBRERA PER DARE OPPORTUNITA AI FEDELI DI RECARSI I VISITA DAI DEFUNTI NEI CIMITERI.
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AGGIORNAMENTO FOTOALBUM
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E’ stato aggiornato il FotoALBUM parrocchiale con l’inserimento di altre 1.052 foto riguardanti i diversi eventi e pellegrinaggi del 2008.
Il numero di foto totali nel FotoAlbum è di 3.395. Chi avesse altre foto da inserire degli eventi e pellegrinaggi possono farlo lasciando il loro cd in parrocchia.
Grazie e buona visione!
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